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“Il governo cancella la norma sugli edifici ecologici”

 

“Il Governo Berlusconi notte tempo sospende la norma, introdotta nella scorsa legislatura, che prevedeva l’obbligo che le nuove costruzioni fossero alimentate almeno in parte da fonti rinnovabili.” La denuncia viene dagli Ecologisti Democratici che hanno trovato il comma “misteriosamente” apparso all’ultimo momento nel maxiemedamento governativo sul decreto definito “Milleproroghe” che si vota oggi, mercoledì 11 febbraio, al Senato.
 

“Nella Finanziaria 2008 avevamo previsto che dall’1 gennaio 2009 per ottenere permessi per  le nuove costruzioni doveva essere prevista l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in modo tale da garantire una produzione energetica non inferiore a 1 KW per ogni casa e almeno 5 KW per i fabbricati industriali. Ora Berlusconi e Scajola – denuncia Francesco Ferrante dell’esecutivo nazionale dell’Associazione degli Ecologisti Democratici –  rinviano di un anno tale obbligo: non hanno il coraggio di cancellarlo ma ne vanificano l’utilità  con una proroga che impedirà  lo sviluppo del settore delle fonti rinnovabili, quel settore su cui puntano tutti coloro che vorrebbero rilanciare l’economia ce che però evidentemente risulta indigeribile al nostro Governo di destra
 

“L’ultima dimostrazione – sottolinea una nota degli Ecodem – di quanto questo governo remi contro l’innovazione tecnologica e quelle misure che servirebbero a combattere l’effetto serra”.
 

Gli Ecodem aderiscono a “M’illumino di Meno”

Gli Ecologisti Democratici aderiscono a “M’Illumino di Meno”: la campagna promossa da Caterpillar (la popolare trasmissione di Radio Rai) per venerdì 13 febbraio in occasione dell’anniversario dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto e divenuta ormai un appuntamento fisso per tutti coloro, cittadini, istituzioni, enti locali, che sono convinti che lo sforzo per combattere “la febbre del pianeta” e il riscaldamento globale serva anche a migliorare le condizioni di vita di milioni di persone sulla Terra. 

“Soprattutto in questo periodo di crisi economica così pericolosa per il futuro di tanti posti di lavoro – sottolinea Francesco Ferrante, dell’esecutivo nazionale Ecodem -, è necessario puntare sulla ‘rivoluzione verde’ la migliore garanzia per rilanciare l’economia e rispettare il pianeta: da qui la nostra adesione convinta alla campagna di Caterpillar”. 

“In questi giorni – continua Francesco Ferrante – tutti i circoli Ecodem d’Italia si mobiliteranno per promuovere le nostre proposte per un ‘New Deal ecologico’. E’ un peccato invece che il governo continui a dimostrare tutta la sua inadeguatezza anche con l’ultimo decreto anticrisi che prevede timidi provvedimenti sul settore auto e che aveva inizialmente introdotto incentivi per gli elettrodomestici a bassa efficienza energetica. Un provvedimento sbagliato, che dopo le nostre proteste il Consiglio dei Ministro sta ora correggendo, ma che continua inspiegabilmente a legare alle ristrutturazioni delle abitazioni rendendolo di fatto inutilizzabile per la maggior parte dei cittadini. Insomma tutto il contrario di quello che si dovrebbe fare e di quello che fanno gli altri paesi europei e gli Stati Uniti di Obama”. 

“Decreto crisi: la montagna ha partorito il topolino”

“Il provvedimento anticrisi che il governo, con colpevole ritardo rispetto alla maggiore tempestività  degli altri paesi europei e degli stessi Stati Uniti di Obama, ha finalmente emanato ieri appare del tutto inadeguato e insufficiente ad affrontare la tempesta economica che si è abbattuta anche sul nostro paese”: questo il commento degli Ecologisti Democratici sui contenuti del Dl approvato dall’esecutivo.
 

“Nel merito, i provvedimenti concreti in favore del settore automobilistico – dichiara Francesco Ferrante dell’esecutivo nazionale degli Ecodem – appaiono soltanto il proseguimento della ‘rottamazione’ già  prevista dal governo Prodi, ma allora la crisi non c’era e appare del tutto evidente che nelle mutate condizioni economiche questo timida iniziativa rischia di rappresentare una debole sostegno per un settore così importante dell’industria italiana con il rischio che anche le minacce di disoccupazione nel settore e nell’indotto diventino sempre più reali”.
 

“E’ veramente assurdo – continua Francesco Ferrante – non prevedere poi che gli incentivi fiscali per gli elettrodomestici, peraltro molto ridotti perché legati esclusivamente alle ristrutturazioni delle case, siano legati a obiettivi di efficienza energetica. Un paradosso che significherà  incentivare l’acquisto di lavatrici e lavastoviglie di bassa qualità  ed elettrodomestici magari importanti da paesi dove la manodopera è a basso costo. Più che un errore sembra la conferma dell’incapacità  di questo governo”.
 

“Questo provvedimento – conclude l’esponente Ecodem – appare quindi un’affannosa ‘toppa’: non c’è un’idea di futuro, un’idea di paese e di rilancio dell’economia. Di quelle politiche programmatiche che hanno invece dettato le iniziative nelle altre nazioni a partire dal ‘New Deal ecologico’ di Obama. Qui non è presente niente, né dal punta di visto quantitativo, perché le risorse sono insufficienti, né soprattutto dal punto di vista della ‘qualità ’ degli interventi. Se le norme introdotte fossero infatti state subordinate alla promozione di ricerca e sviluppo,avrebbero potuto incentivare l’industria italiana a produrre nuovi modelli ecologici e tecnologicamente avanzati”.
 

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