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Copenaghen: sul Financial Times lettera aperta ai leaders Ue

135 PARLAMENTARI AI LEADERS EUROPEI: “NON E’ PIU’ TEMPO DI ASPETTARE: SUL CLIMA L’EUROPA CONFERMI LA SUA LEADERSHIP, RIDUCIAMO DEL 30% LE EMISSIONI”

TRA I FIRMATARI 5 DEPUTATI E SENATORI ECODEM DEL PD: BRATTI, DELLA SETA, FERRANTE, MARIANI, REALACCI

“A Copenaghen c’è bisogno della leadership europea, l’Unione s’impegni a tagliare del 30% le emissioni che danneggiano il clima”. Comincia e si conclude così la lettera aperta ai leader europei pubblicata oggi sul ‘Financial Times’; a firmarla sono 135 parlamentari di 21 Paesi europei, tra i quali 5 deputati e senatori ecodem del Pd (Alessandro Bratti, Roberto Della Seta, Francesco Ferrante, Raffaella Mariani ed Ermete Realacci).

Nel documento, promosso dal network ‘Globe Europe, si afferma che un “rilancio” dell’Europa sul tavolo dei negoziati può contribuire al raggiungimento di un accordo forte e vincolante: “Se i Paesi industrializzati – così la lettera aperta – vogliono ridurre di oltre l’80% le emissioni entro il 2050, come dichiarato nell’ottobre scorso, l’obiettivo di un taglio del 30% entro il 2020 è essenziale. Questo impegno e le politiche necessarie a realizzarlo non sono affatto incompatibili con le necessità  della ripresa economica: è sempre più evidente infatti che la transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio può portare grandi vantaggi in termini di sviluppo e di lavoro. Oggi che anche i grandi Paesi emergenti, dalla Cina all’India al Brasile, si stanno muovendo in questa direzione, l’Europa deve confermare il suo ruolo di leadership nella lotta ai cambiamenti climatici”.

Sosteniamo ricandidatura di Vendola, sbagliato sacrificarla per modesti tatticismi

“Da ambientalisti, da “ecodem”, da parlamentari del Pd, vogliamo manifestarti tutto il nostro sostegno alla tua ricandidatura a Presidente della Regione Puglia. In questi cinque anni, grazie in particolare al tuo impegno personale, in Puglia lo sviluppo sostenibile ha cessato di essere solo un’idea, generosa ma un po’ astratta, e si è tradotto in scelte di governo coraggiose e innovative, dalle politiche per dare slancio alla diffusione delle energie rinnovabili a quelle per rilanciare e modernizzare i sistemi di trasporto alternativi alla strada. ” Inizia così la lettera che i senatori del Partito democratico Roberto Della Seta e Francesco Ferrante hanno indirizzato a Nichi Vendola, a sostegno della sua ricandidatura a Presidente della Regione Puglia.

“Questa tua esperienza continuano i senatori ecodem – ha avuto certamente ombre e incontrato difficoltà , di cui tu per primo ti sei mostrato consapevole, ma senza dubbio ha aperto una preziosa, positiva stagione di cambiamento. Sacrificarla nel nome di modesti tatticismi e di una “realpolitik” meschina e fuori tempo, sarebbe tanto più desolante e paradossale oggi, mentre nel mondo questa stessa prospettiva conquista il centro del discorso pubblico – così in questi giorni a Copenaghen – e muove con sempre maggiore forza le scelte dei grandi leader progressisti da Obama a Lula.”“Qui sta, noi ne siamo convinti da tempo, anche il futuro del centrosinistra italiano, e tu sicuramente rappresenti una spinta importante per raccogliere e vincere questa sfida culturale e politica. ” concludono Ferrante e Della Seta.

Eternit: giorno storico, ma da bonificare ancora 75mila ettari

“Tettoie, serbatoi d’acqua, canne fumarie, tutti contenenti amianto e presenti in  tutta Italia continuano lentamente ad avvelenare le famiglie italiane. In un giorno storico per la giustizia italiana e di drammatica importanza per la popolazione piemontese che tanto ha sofferto per l’omissione dolosa della società  Eternit, non possiamo dimenticare che la fibra killer è ancora largamente diffusa e che devono essere bonificati ancora circa 75mila ettari di siti contaminati”. Lo dice il senatore del Pd Francesco Ferrante, firmatario di un’interrogazione parlamentare a riguardo.
“Sono 2.056 le persone morte – prosegue Ferrante –  e 853 i malati accertati a causa di mesotelioma pleurico e dell’esposizione all’amianto per i quali si chiede alla giustizia il riconoscimento della verità  per troppo tempo taciuta. Nonostante i casi conclamati e la ormai nota pericolosità  dell’amianto – continua il senatore del Pd –  le bonifiche vanno avanti a rilento, a causa della gestione inefficiente  da parte del ministero dell’Ambiente delle conferenze dei servizi per la valutazione e autorizzazione dei piani di bonifica. Oggi siamo giunti finalmente ad un punto di svolta in Italia per la tutela della salute e dell’ambiente, che il governo deve sostenere con una campagna di informazione ai cittadini sui rischi dell’esposizione all’amianto”.

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