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Bonelli interrompa sciopero famema la sua denuncia non resti inascoltata

PERCHE’ L’AMBIENTE MAI AD ANNO ZERO O BALLARO’?”

“Ci auguriamo che Angelo Bonelli ritorni presto nelle migliori condizioni di salute e che decida d’interrompere lo sciopero della fame, ma la sua denuncia non deve restare inascoltata: ai temi dell’ambiente va data piena cittadinanza negli spazi d’informazione del servizio pubblico Rai, a cominciare dai talk-show come Anno Zero, Ballarò, Porta a Porta che finora li hanno sistematicamente ignorati”.

E’ quanto dichiarano Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, parlamentari Pd ed esponenti ecodem, per i quali la protesta del presidente dei Verdi pone un problema di assoluta attualità : “In tutta Europa – aggiungono Ferrante e Della Seta – all’ambiente sono dedicate le aperture dei grandi quotidiani, i titoli di testa dei telegiornali, i grandi programmi di approfondimento. Dappertutto è così tranne che in Italia. Allora mentre esprimiamo piena e incondizionata solidarietà  ai conduttori dei talk-show informativi oscurati per la campagna elettorale, rivolgiamo loro un appello pressante: imparino dai loro colleghi tedeschi, o francesi, o americani, dedichino una prossima puntata di ‘Anno Zero’ o di ‘Ballarò’ all’emergenza smog che avvelena la vita di milioni di italiani o agli Ogm o magari al dibattito sui cambiamenti climatici”.

Frane: trasparenza su gestione fondi per dissesto idrogeologico

“Il rischio idrogeologico riguarda il 70% del territorio italiano e ben 5.581 comuni sono a potenziale rischio elevato, con punte del 100% in Calabria, come ci ha drammaticamente ricordato la cronaca di questi giorni. àˆ un problema ‘naturale’, ma le cui conseguenze sono rese drammatiche da decenni di malgoverno del territorio, di abusivismo, di cementificazione del territorio. Mentre si aggrava ogni giorno la condizione di dissesto idrogeologico, ora si profila anche il pericolo che i fondi stanziati per la lotta al dissesto del suolo siano spesi in modo non trasparente”. Lo dichiarano i senatori del PD Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Il governo e l’attuale ministro dell’Ambiente, pochi mesi fa, hanno riorganizzato il Ministero affidando alla Divisione XI – spiegano i senatori ecodem – compiti precisi, quali il monitoraggio dei programmi in materia di difesa del suolo, la valutazione degli effetti conseguenti all’esecuzione dei piani e il finanziamento e controllo degli interventi di difesa del suolo. Con l’ultima finanziaria è stato destinato al Piano straordinario contro il rischio idrogeologico un miliardo di euro. Ovviamente una parte fondamentale nella gestione di questi fondi sarebbe toccata alla Divisione XI, che però è stata di fatto commissariata con il recente decreto legge 195 che ne ha affidato le competenze a tre supercommissari nominati e controllati solo dal ministro. Occorre che il ministro Prestigiacomo faccia chiarezza su chi e come spenderà  questo denaro pubblico, e che dica rapidamente quali sono le priorità  di spesa dei prossimi mesi”. Della Seta e Ferrante hanno anche presentato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda.

Primo marzo: oggi in piazza con gli immigrati il vero popolo delle libertà 

“Oggi in piazza, affianco degli immigrati, c’è il vero popolo della libertà .

In decine di città  italiane la parte migliore del nostro Paese si mobilita insieme a centinaia di migliaia di migranti nel nome di un obiettivo di progresso e libertà , fatto di un pieno riconoscimento per il diritto alla cittadinanza a chi è venuto in Italia per viverci, lavorando e facendoci crescere i propri figli.” – così i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante commentano l’iniziativa del ‘Primo marzo 2010, una giornata senza di noi’, a margine della manifestazione di Legambiente a Roma .

 

Della Seta e Ferrante hanno poi dichiarato di aver presentato oggi due iniziative legislative che vanno nel senso della mobilitazione degli immigrati: la prima, l’introduzione dello ius soli in Italia, affinchè chi nasca nel nostro Paese abbia automaticamente diritto alla cittadinanza italiana, e la seconda consistente nella proroga dei termini del permesso di soggiorno per i lavoratori extracomunitari che  per cause indipendenti dalla loro responsabilità   hanno perso il proprio posto di lavoro, concedendo dunque un ulteriore anno ai lavoratori stagionali e 24 mesi agli altri  con contratti subordinati  .

 

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