Posts by: redazione

Rogo Ecorecuperi a Stroncone: basta con il rimpallo delle responsabilità 

IL MINISTERO DELL’AMBIENTE IN RISPOSTA A MIA INTERROGAZIONE SI NASCONDE DIETRO UN DITO

 

“Nel luglio dell’anno scorso divampò un violento incendio  alla Ecorecuperi di Vascigliano di Stroncone (Terni), che durò vari giorni, sprigionando un’enorme e densa nuvola di fumo nero. A distanza di mesi permane un preoccupante livello delle polveri sottili (Pm10, pm 2,5, nanopolveri) e l’assoluto disinteresse della società  titolare dell’impianto a mettere in sicurezza il sito. E’ grave che il ministro dell’Ambiente, investito della questione anche in conseguenza di una mia interrogazione parlamentare si nasconda dietro tecnicismi e cavilli, invece di procedere tempestivamente, anche attraverso lo stanziamento di fondi adeguati, alla messa in sicurezza del sito e delle aree limitrofe interessate dall’incendio. Il rimpallo delle responsabilità  è intollerabile quando è in gioco la salute delle persone” – lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, preannunciando in merito la seconda interrogazione parlamentare sull’argomento. 

Continua Ferrante – “Torno a chiedere l’intervento e l’interessamento del Ministero dell’Ambiente perché, mentre la Ecorecuperi ha fatto una comunicazione di potenziale contaminazione del sito e di un piano di sgombero, nella realtà  dei fatti poco o nulla è stato fatto. Ribadisco, è inaccettabile e pilatesco che il Ministero che ha tra i suoi compiti fondamentali quello della tutela dell’ambiente e della salute si lavi le mani della questione affermando che essendo stata avviata formalmente una bonifica da parte di un privato è impossibilitato a intervenire. Nel frattempo la popolazione dell’area respira quotidianamente la diossina che ancora si leva dai rifiuti tossici e fa le spese di un’alterazione dei componenti naturali del territorio di base, con una pesante ripercussione sulle attività  dei settori produttivi della zona (ortofrutta, foraggi, latte e carni). 

“Urge da parte del ministero dell’Ambiente riconoscere il danno ambientale a tutta l’area interessata dall’incendio e ristabilire l’effettiva tutela della salute pubblica per una cittadinanza che la continua giustamente a reclamare, e alla quale, in vista della fiaccolata di protesta anti-diossina di venerdì organizzata da varie associazioni, tra le quali Legambiente, do tutto il mio sostegno” – conclude Ferrante.

Emergency: non delegittimare Ong di Gino Strada

“I tre operatori di Emergency devono ricevere dal governo italiano la massima assistenza e tutto il sostegno, senza se e senza ma. Le insinuazioni e le accuse lanciate  nei loro confronti stanno perdendo forza col passare delle ore e al momento pesano sull’azione del governo le parole del ministro della Difesa che si è riferito ai nostri connazionali accostandoli al termine ‘infiltrati’.” Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Non si può che constatare – proseguono i due senatori del Pd – come in queste ore il centrodestra e il governo abbiano tentato di strumentalizzare la vicenda, col fine per nulla nascosto di delegittimare l’azione di Emergency, che da anni svolge una fondamentale azione nei più tragici teatri di guerra, curando tutti coloro, senza nessuna distinzione, sono vittime dell’atrocità  dei conflitti. Solo in Afghanistan dal 1999 a oggi la Ong di Gino Strada ha curato gratuitamente oltre 2.500.000 cittadini afgani e costruito tre ospedali, un centro di maternità  e una rete di 28 posti di primo soccorso. L’opinione pubblica italiana, molto scettica sulle accuse formulate nei riguardi dei tre cooperanti, segue con grande attenzione la vicenda, e dunque il Governo ha il dovere di  tenere informato il Parlamento. Ci auguriamo – concludono Ferrante e Della Seta –  che venga fatta piena luce sulla questione in modo da mettere in condizioni la Ong di poter tornare a lavorare con serenità , e al contempo di dare sicurezza ai suoi collaboratori, visto che l’ospedale di Lashkar Gah opera in una situazione di estrema difficoltà ”.

Basell: intervenga il Governo, riparta il tavolo di confronto con l’azienda

 

“Domani, martedì 13 aprile, è la data che la dirigenza della Basell ha più volte indicato come quella entro cui sarebbe stata avviata la procedura di cessazione dell’attività  della sede ternana. Mai come adesso è urgente la riapertura del confronto e l’impegno fattivo del ministero dello Sviluppo economico a invitare ufficialmente la Basell a recedere dalla volontà  di chiudere il sito industriale di Terni, per evitare il collasso dell’intero polo chimico ternano” – lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, che insieme ai colleghi Annarita Fioroni e Mauro Agostini ha presentato una nuova interrogazione urgente al ministro Scajola, dopo quella presentata sullo stesso argomento il 23 febbraio alla quale ancora il Governo non ha voluto rispondere. 

“Il sito ternano della Basell – continua Ferrante –  pur in una situazione di crisi industriale e finanziaria generale, ha già  operato processi di razionalizzazione del personale e ottimizzazione dei costi di gestione, ottenendo utili importanti, costanti e significativi negli ultimi anni, risultando il più competitivo nel panorama europeo salvaguardando fette di mercato specifiche e livelli di sicurezza eccellenti. 

Sebbene vi sia stata dalle istituzioni locali una grande e costante attenzione  nei confronti della vicenda, che interessa il futuro di centinaia di famiglie, da parte dell’azienda non sono arrivati segnali diversi dalla chiusura finora annunciata.” 

 

“Sicuramente bene hanno fatto il Comune di Terni e la Provincia a richiedere nuovamente al Ministro Scajola la riapertura del confronto per tentare tutte le strade possibili affinchè non venga spazzata via una intera realtà  industriale, quale è il polo chimico ternano, salvaguardando così il futuro economico e lavorativo di migliaia di persone. Sarebbe davvero ‘criminale’ una disattenzione del Governo Berlusconi su questa vicenda. Deve essere scongiurata la chiusura e va perseguito l’obiettivo di impegnarsi seriamente nella ricerca delle risorse che servano anzi a rilanciare la chimica a Terni puntando su produzioni innovative in grado di competere nel mercato globalizzato – conclude Ferrante. 

1 428 429 430 431 432 647  Scroll to top