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Basell: atteggiamento dell’azienda è irresponsabile

“L’atteggiamento della dirigenza della Basell è irresponsabile e provocatorio nei riguardi dei lavoratori dell’azienda stessa e verso le istituzioni. 

All’unità  di intenti delle istituzioni locali e delle forze politiche, ha fatto seguito la disponibilità  del Governo a trovare una soluzione che salvaguardi le migliaia di lavoratori impiegati nel polo chimico del ternano.

Alla luce di ciò la dirigenza della Basell ha risposto rifiutando persino ogni margine di trattativa compresa la possibilità  di proroga almeno fino al 31 dicembre e la ricerca di eventuali acquirenti o partners. 

Una posizione francamente inaccettabile.” – lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante in merito all’incontro tenutosi ieri presso il Ministero delle Attività  produttive sulla vertenza Basell. 

“In una vicenda che, come è stato più volte ripetuto, coinvolge non solo i lavoratori della Basell ma si estende a tutto il tessuto economico ternano, l’atteggiamento dei sindacati, delle forze politiche e per finire anche del governo è stato teso ad una soluzione condivisa, essendoci sicuramente i margini per non affondare il polo chimico della provincia di Terni . 

Certamente – continua Ferrante –  le istituzioni locali non abbandoneranno i lavoratori, e anzi si deve continuare nel dialogo, per scongiurare la chiusura e perseguire l’obiettivo di impegnarsi seriamente nella ricerca delle risorse che servano  a rilanciare la chimica a Terni puntando su produzioni innovative in grado di competere nel mercato globalizzato.” 

 

Da Governo e Regione Campania in arrivo nuovo condono edilizio

“Diffuse anticipazioni della stampa preannunciano da parte del Governo un decreto legge che sospenderebbe le demolizioni delle costruzioni abusive in Campania, che spianerebbe la strada ad una legge regionale destinata a riaprire i termini del condono edilizio del 2003.
Sarebbe inaccettabile qualunque intervento rivolto, più o meno esplicitamente, a indebolire le norme  per la repressione dell’abusivismo edilizio o peggio a prefigurare una nuova ondata di sanatorie”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“L’abusivismo edilizio – continuano gli esponenti ecodem – è una delle cause principali che mettono in pericolo la sicurezza e la stessa vita di centinaia di migliaia di cittadini.
Basti ricordare che almeno un terzo di tutte le nuove costruzioni realizzate nel meridione nell’ultimo quarto di secolo è abusivo: case costruite senza licenza, spesso in aree a rischio sismico, vulcanico e idrogeologico. Di questa piaga, che spesso vede nel ruolo di protagonista la criminalità  organizzata con le ecomafie, la Campania è certamente il territorio simbolo, come dimostrano tragicamente tanti episodi, dalla tragedia di Sarno del 1998 alla frana di Ischia di pochi mesi fa. Non solo il centrodestra ha fatto campagna elettorale in Campania promettendo la riapertura dei termini del condono, ma addirittura adesso i sindaci della zona rossa del Vesuvio chiedono la rivisitazione dei confini considerati ad alto rischio vulcanico. Sarebbe davvero un fatto gravissimo – concludono Ferrante e Della Seta –  che tra i primi atti della nuova amministrazione regionale campana di destra  ci fosse un nuovo via libera al mattone illegale”.

Immigrati: ddl del Pd contro espulsioni a causa della crisi

– “Una proposta breve e semplice per la modifica del permesso di soggiorno per immigrati, nel punto che sancisce l’impossibilita’ di rinnovo del permesso, se il lavoratore perda l’impiego”. Cosi’ il senatore Roberto Della Seta del Pd, presentando in conferenza stampa il disegno di legge n.2115, firmato da 36 senatori del Partito democratico.
L’esponente democrats spiega che l’iniziativa di legge “nasce dalle sollecitazioni di cittadini stranieri” per superare “una situazione inaccettabile, di negazione di diritti civili e sociali e il ddl”.
Gli fa eco il senatore
Ferrante, del Pd, che aggiunge: “In un periodo di crisi, per i lavoratori immigrati, oltre il danno dell perdita del lavoro, c’e’ la beffa dell’espulsione. Da qui una proposta di semplice buon senso”.
Il ddl prospetta un prolungamento dei tempi tra l’eventuale perdita del lavoro e l’espulsione dal territorio italiano prevista dalla legge Bossi-Fini.
“Molti politici- chiosa Roberto Montoya, rappresentante della comunita’ degli immigrati di Roma- non capiscono cosa vuol dire essere immigrato e vedersi negare quotidianamente i propri diritti.  “Siamo piu’ di quattro milioni. Ottocentomila nostri ragazzi vanno a scuola e due parlamentari prendono atto delle nostre richieste che partono dal basso per proporre una legge. Il vento sta cambiando”. Cosi’ Edgar Gallano, uno dei rappresentanti della comunita’ degli immigrati di Roma, nel corso della conferenza stampa di presentazione del ddl n.2115, firmato da 36 senatori del Partito democratico.
In merito alla possibilita’ di espulsione, perdendo il lavoro a causa della crisi economica, uno dei portavoci del movimento degli immigrati dice: “Ci sentiamo ghettizzati. Invece siamo una ricchezza per questo paese”, che vale “il 10% del Pil”.
Continua Sibi Mani, cittadino italiano da quale settimana, ricordando l’equazione automatica “immigrato uguale delinquente.
“Io so bene che se parlo da solo nessuno mi ascolta, mentre insieme possiamo dare voce agli immigrati“.
Con queste parole Sibi Mani introduce il primo congresso degli immigrati, in programma sabato 24 e domenica 25 Aprile a Roma.
“Parlare in Senato per noi e’ una conquista. Questo e’ un luogo rappresentativo della democrazia”, conclude.
E sui timori sollevati da chi guarda alla convention come la prima tappa del partito degli immigrati, taglia corto Edgar Gallano: “Non vogliamo costruire un partito ne’ un sindacato. Vogliamo solo organizzarci per far sentire anche la nostra voce”

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