Posts by: redazione

Troppi decreti legge e ddl solo annunciati

ALTRO CHE GOVERNO DEL FARE,  ANSIA DA PRESTAZIONE PER QUELLO DELLE CHIACCHERE

“Sono ormai troppi i decreti legge, i disegni di legge, i decreti legislativi annunciati in pompa magna prima e dopo i Consigli dei Ministri lampo, ma che sono invece solo generici titoli senza un articolato.

Questo Governo, che di annunci vive, soffre di chiara ansia da prestazione per far passare il falso messaggio di essere quello del fare, mentre è tutto al più chiacchiere e distintivo.

Un atto legislativo che viene approvato in Consiglio dei Ministri deve essere immediatamente reso accessibile, in tutto il suo articolato, sul sito del Governo in modo da renderlo noto ai cittadini e alle imprese.” – Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, preannunciando in merito un’interrogazione parlamentare.

Continuano i senatori del Pd – “Cosa c’è dietro questi Consigli dei ministri che durano lo spazio di un caffè e di un saluto? Presto detto, un titolo e niente più: il 16 aprile 2010 sembrerebbe esser stato approvato uno schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva 2008/98 relativa ai rifiuti, ma al 5 maggio 2010, quindi dopo oltre 19 giorni,  questo provvedimento non è stato ancora ne reso pubblico ne tanto meno trasmesso alle commissioni parlamentari competenti per il parere; la stessa cosa si sta ripetendo per il decreto legge, che dopo  il C.d.M.  del 30 aprile 2010,  prevederebbe il differimento al 30 giugno 2010 della presentazione delle dichiarazioni relative al modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) e le  misure per l’assegnazione di quote di emissione di CO2 ad operatori energetici ed industriali: al 5 maggio 2010, quindi dopo oltre 5 giorni,  questo provvedimento non è stato ancora ne reso pubblico ne tanto meno pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Situazione analoga  per il fantomatico disegno di legge del Ministro Brambilla sulla costruzione dei campi da golf.”

“Si potrebbe continuare con gli esempi, ma il modus operandi è sempre quello, ovvero si fa l’annuncio a uso e consumo dei media, si valutano le reazioni e magari i sondaggi, e poi dopo, con colpevole ritardo si da un contenuto a quella che era solo una copertina” – concludono Della Seta e Ferrante.

Carceri: dichiarazioni di Maroni sono lugubre sentenza

“Oggi il ministro Maroni da lontano emette una sentenza che equivale ad una condanna a morte per molti detenuti nelle disastrate carceri italiane. Dichiarazioni come quelle del ministro dell’ Interno in una situazione che, solo dall’inizio di quest’ anno ha già  causato 23 suicidi, oltre che essere demagogiche sono anche irresponsabili. Il ddl proposto dal ministro Alfano era certamente insufficiente per risolvere il disastri delle carceri italiane, ma seppellirlo come fa Maroni senza proporre alcuna alternativa è un atto indegno di un Paese che si voglia dire civile.” Lo ha dichiarato il senatore del Pd Francesco Ferrante. 

Scajola: ministro inglese si dimise per un video hard non pagato

“Scajola deve chiarire la vicenda che lo riguarda anche perché oltre a possibili aspetti corruttivi, stando alle cronache giornalistiche, sembrerebbe emergere anche un caso di evasione fiscale. Se venisse confermato il pagamento ‘in nero’ dell’appartamento da parte del ministro Scajola, tramite assegni riconducibili all’imprenditore Anemone, occorrerebbe fare più di  una riflessione su come in situazioni analoghe si comportano i ministri in altri
Paesi.
La memoria corre a fatti noti e anche recenti, primo fra tutti il caso di Jacqui Smith, l’ex ministro dell’Interno britannico che lasciò l’incarico, travolta dalla polemica sulle note spese per la prima abitazione, in particolare per il rimborso chiesto per due film porno acquistati dal marito” – lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta.

“Quello che venne definito lo scandalo dei rimborsi dalla stampa inglese e internazionale portò alle dimissioni, dopo quelle della signora Smith, di altri quattro ministri, che avevano gonfiato i loro rimborsi spese, mettendo a carico dei cittadini, come nel caso dell’ex ministro Blears, 5mila sterline per l’acquisto di alcuni mobili.
Per una questione di tasse non pagate in Svezia nel 2006 si dimisero nel giro di tre giorni le ministre Borelius e Cecilia Stego Chilo, perché colpevoli entrambe di pagare in nero le proprie tate. La Chilo inoltre – ricordano i senatori del Pd –  era rea di non aver pagato per ben 16 anni il canone della televisione pubblica svedese.
C’è addirittura chi ministro non c’è diventato per aver pagato in nero la ‘nannie’, come Nancy Killefer che appena scoperta la magagna rifiutò di diventare la responsabile della Sanità  nell’amministrazione Obama. Stessa sorte toccò al grande evasore Tom Daschle, che nascose al fisco poco più di centomila dollari.”

“Ci auguriamo – concludono Della Seta e Ferrante –  che il ministro Scajola, fornendo la sua versione dei fatti, fornisca al più presto al Parlamento e all’opinione pubblica l’occasione di valutare con completezza di informazioni la vicenda, e trarne in questo modo le dovute conseguenze.”

1 419 420 421 422 423 648  Scroll to top