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Spoleto: ci batteremo alla difesa del Festival dei Due Mondi

“Solo grazie all’intervento del Presidente Napolitano si è evitato, per adesso, che sul mondo della cultura e in particolare su 232 enti, si abbattesse la scure del Governo.

Un atteggiamento iniquo e miope quello del Governo, che rischiava di cancellare enti, istituti, fondazioni , tutti importanti, molti di fama internazionali, in nome di tagli lineari e incontrollati.

Persino la Fondazione del Festival dei Due mondi di Spoleto, avvenimento celebre e di altissimo richiamo, ha rischiato di finire nel tritatutto di questa manovra, dove unico dominus è il Ministro del Tesoro. Come parlamentari del Pd eletti in Umbria vigileremo affinchè nel taglio dei fondi destinati alle attività  culturali non rientri il Festival di Spoleto, che ha un forte valore economico e turistico-culturale”.

Lo dichiarano i senatori del Partito democratico Francesco Ferrante, Anna Rita Fioroni e Mauro Agostini.

“Sarebbe un peccato mortale colpire il Festival adesso che – ricordano i senatori democratici –  ha recentemente avviato un positivo e coinvolgente processo di rinnovamento, rinsaldando il legame  con la città  che lo ospita da più di mezzo secolo”.

Roma 1 giugno 2010

Palermo: subito dimissioni di Cammarata

“Anche la  Procura ha acceso i riflettori sull’emergenza e sullo scandalo enorme dei rifiuti della città  di Palermo, su cui per troppo tempo i cittadini sono stati tenuti all’oscuro .Attendiamo con fiducia l’esito del lavoro della magistratura ma gli avvisi di garanzia emessi a carico del sindaco Cammarata e di numerosi dirigenti dell’azienda municipalizzata palermitana dell’Amia non possono certo cogliere di sorpresa, alla luce del disastro ambientale venutosi a creare nella discarica di Bellolampo frutto della totale incapacità  gestionale di una società  ormai in amministrazione controllata, e dei gravissimi errori dovuti alla progettazione  e alla realizzazione dell’ampliamento della discarica .”

Lo ha dichiarato il senatore del Pd, Francesco Ferrante, esponente degli ecologisti democratici.

“L’azione della Procura di Palermo – continua Ferrante –  interviene per far fronte ad una situazione ormai fuori controllo, ben oltre l’emergenza, e per molti versi superiore a quella campana, dove esisteva un problema di capienza delle discariche, mentre nel capoluogo siciliano è lo stesso sindaco, ovvero paradossalmente  colui che ha il dovere e il preciso mandato di tutelare la salute dei cittadini, ad aver messo a rischio l’incolumità  fisica dei palermitani.”

“Le dimissioni di Cammarata, doverose ieri, sono improcrastinabili oggi, per consentire ad una nuova  ed efficiente amministrazione  di ridare a Palermo un sistema di smaltimento dei rifiuti degno di una città  civile” – conclude Ferrante.

 

Clima: Governo tenta di fermare sviluppo rinnovabili

“Il governo ha inserito nella manovra finanziaria, all’art. 45, una breve norma che nei fatti bloccherebbe lo sviluppo delle fonti rinnovabili nel nostro paese. Contraddicendo sé stesso infatti, il governo cancella una norma di un proprio decreto del 2008 che in accordo con la riforma delle incentivazioni che il governo Prodi realizzò nella scorsa legislatura, faceva obbligo al GSE di ritirare i certificati verdi in eccesso. Oggi che finalmente la produzione di rinnovabili è cresciuta e che nel 2009 ad esempio 1 kwh su 4 dell’ energia elettrica prodotta in Italia proviene da rinnovabili il governo con questa norma di fatto deprime il mercato e si mette nelle condizioni di non poter raggiungere l’obiettivo europeo per cui dovrebbe presentare il piano entro il 30 giugno: insomma una follia”. Lo dichiara il sen.Francesco Ferrante, responsabile cambiamenti climatici del PD, a margine del convegno Terra futura promosso da Legambiente a Firenze.

“L’attuale governo continua Ferrante – non perde occasione per dimostrare la sua avversione a tutto ciò che attiene alla lotta ai cambiamenti climatici. Anche per questo il convegno di oggi è uno stimolo per affrontare e discutere di un aspetto fondamentale per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, che passa anche, e in misura notevole, dall’agricoltura. Il tema può essere riassunto con un dato: pur producendo poca CO2 , l’agricoltura è responsabile di circa il 10% del totale di gas di serra emessi nel mondo, contribuendo in maniera molto importante sopratutto per responsabilità  degli allevamenti intensivi alle emissioni di metano e di protossido di azoto”.“Ma l’agricoltura conclude Ferrante – è anche il sistema produttivo più idoneo per ridurre le emissioni di gas dio serra attraverso l’applicazionedi tecniche a ridotto impatto ambientale, ad esempio adottando la

coltivazione biologica che riducendo l’uso dei fertilizzanti e pesticidi chimici, abbatte le emissioni dal 10 al 50%, dalla diminuzione delle lavorazioni superficiali del terreno, dalla fornitura di biomassa per l’energia in sostituzione delle fonti fossili. Occorre dunque modificare il nostro modo di gestire i terreni agricoli, e così facendo si potrebbe aiutare a ridurre le emissioni di gas serra prodotti dal nostro pianeta di almeno il 25%. Il suolo rappresenta il terzo più grande deposito naturale di Co2 (dopo gli oceani e i giacimenti di combustibili fossile), ovvero dove “stoccare” naturalmente uno dei gas che maggiormente incidono sul drammatico problema dei cambiamenti climatici.”

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