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Se passa la manovra, 24 parchi nazionali chiudono i battenti

Se passa questa manovra finanziaria molti dei 24 parchi nazionali italiani dovranno chiudere i battenti.

All’articolo 7 è previsto infatti il dimezzamento dei circa 50 milioni di contributi del Ministero dell’Ambiente, il che impedirebbe a molti enti parco semplicemente di pagare gli stipendi al personale”.

Questa la denuncia dei senatori Roberto Della Seta, capogruppo in

Commissione Ambiente e Francesco Ferrante, responsabile per le politiche per i cambiamenti climatici del Pd, presenti oggi alla conferenza stampa di Federparchi che ha chiesto la cancellazione di questa norma insensata.

“I parchi nazionali rappresentano un patrimonio ambientale di valore inestimabile e custodiscono le aree più pregiate del paesaggio italiano

nelle quali si incarna una parte importante della stessa identità 

nazionale.

Condannarli a morte concludono senatori Pd – è un atto di stupidità  anche in termini economici, visto il contributo che il territorio protetto fornisce già  oggi alle diverse economie, dal turismo all’agricoltura di qualità , che basano la loro forza sulla qualità  ambientale e che incontrano una domanda crescente da parte dei cittadini”.à€€

Messa al bando dei sacchetti di plastica ad Amelia, esempio virtuoso

“L’esempio virtuoso del comune di Amelia, che in anticipo rispetto al resto del Paese ha messo al bando i sacchetti di plastica, è la conferma di come l’Italia dei piccoli centri, e in particolare l’Umbria,  sappia valorizzare se stessa, in nome del rispetto del territorio e dell’ambiente.” Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per le politiche per i cambiamenti climatici del Partito democratico, intervenuto alla conferenza stampa organizzata dal comune di Amelia per presentare l’ordinanza che proibisce l’uso degli shopper di plastica nel comune ternano. 

 “Bisogna ricordare che il divieto a livello nazionale era previsto già  l’anno scorso: dal 1° gennaio 2010, in forza della legge n. 296 del 2006 nata grazie ad un emendamento alla legge finanziaria presentato dal sottoscritto , è vietato  commercializzare sacchetti definiti non biodegradabili da precise norme europee. Poi l’attuazione del divieto è stata prorogato di un anno, peggiorando la qualità  dell’ambiente, che impiega anni a smaltire la plastica dei sacchetti, e rallentando lo sviluppo della raccolta differenziata, per i quali i sacchetti biodegradabili sono indispensabili. 

“Bisogna ricordare che il divieto a livello nazionale era previsto già  l’anno scorso: dal 1° gennaio forza della legge n. 296 del 2006 nata grazie ad un emendamento alla legge finanziaria presentato dal sottoscritto , è vietato  commercializzare sacchetti definiti non biodegradabili da precise norme europee. Poi l’attuazione del divieto è stata prorogato di un anno, peggiorando la qualità  dell’ambiente, che impiega anni a smaltire la plastica dei sacchetti, e rallentando lo sviluppo della raccolta differenziata, per i quali i sacchetti biodegradabili sono indispensabili.A dispetto di quella proroga dannosa fortunatamente qualcosa si sta muovendo: le grandi catene di distribuzione si sono attrezzate fornendo, presso i loro supermercati, diversi tipi di borse per la spesa, tra cui quelli biodegradabili e prodotti in plastica di origine vegetale, come il Mater-Bi, brevettato in  Italia; i Comuni emanano delibere volte a favorire l’uso di quei sacchetti; i cittadini organizzati da associazioni come Legambiente cambiano i propri stili di vita. Ora grazie al Comune i cittadini di Amelia potranno fare la loro parte per la salvaguardia dell’ambiente, senza spendere un solo euro in più, ed anzi contribuendo a togliere di mezzo i circa 15 miliardi di sacchetti di plastica prodotti col petrolio che ogni anno avvelenano l’Italia.” 

Sorprendente Bonino su Certificati Verdi

“Sostegno a rinnovabili indispensabile per raggiungere obiettivi europei”.“La posizione della senatrice Bonino favorevole ad abolire i certificati verdi è sorprendente. La misura proposta dal governo nella manovra finanziaria non porta un euro in più nelle casse dello Stato, e quanto al presunto vantaggio per gli utenti elettrici, esso sarebbe largamente annullato dal danno, in termini di costi ambientali e anche in termini economici, che deriverebbe al nostro paese e dunque a tutti i cittadini e alle imprese dal mancato raggiungimento degli obiettivi europei di sviluppo delle energie pulite”.

I senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, commentano così

le dichiarazioni di Emma Bonino che si è detta d’accordo con la

cancellazione dell’obbligo per il Gse di ritirare i certificati verdi in eccesso. “L’Italia affermano i senatori ecodem – entro il 2020 deve giungere al 17% di energia prodotta con le fonti rinnovabili. Oggi siamo molto lontani da questo traguardo, e del resto in tutti i Paesi europei le azioni del cosiddetto pacchetto-clima, necessarie per fronteggiare il problema climatico e utili anche a favorire l’indipendenza energetica e apromuovere i settori industriali legati all’innovazione energetica,prevedono forme dirette e indirette di incentivazione allo sviluppo delle energie rinnovabili. Unirsi al coro di chi considera questi incentivi uno spreco e un fardello per i cittadini – concludono i senatori Pd – significa favorire lo status-quo, che vede il nostro paese dipendere in

buona misura dai combustibili fossili per il proprio fabbisogno

energetico”.

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