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Foligno: con “Primi d’Italia” eco-festival Umbria all’avanguardia

“La manifestazione ‘I primi d’Italia’ che si tiene a Foligno è ormai una vetrina d’eccezione per i prodotti enogastronomici di qualità  umbri e italiani. Il fatto che da quest’anno sia anche un eco-festival che si pone l’obiettivo di ridurre progressivamente l’impatto ambientale, attraverso nuovi scenari sostenibili di consumo e di gestione degli scarti, costituisce senza dubbio un valore aggiunto”. Lo dichiara il senatore del Pd, eletto in Umbria, Francesco Ferrante, che parteciperà  domani, giovedì 23 settembre, al workshop “Crisi economica e sostenibilità  ambientale: dagli eco-festival all’eco-shopping modelli virtuosi per uno sviluppo nuovo” , organizzato da Novamont in collaborazione con il Comune di Foligno ed EPTA, e che si terrà  a Palazzo Candiotti. “Eventi di grande rilevanza e partecipazione come ‘I primi d’Italia’ – continua Ferrante – non possono non considerare il grande impatto ambientale che hanno in termini di rifiuti e scarti. E’ dunque l’occasione adatta per far conoscere al pubblico e ai cittadini l’importanza della raccolta differenziata e dell’uso fondamentale degli shoppers biodegradabili, che andranno a breve a sostituire i sacchetti di plastica, a causa dei quali si disperde nell’ambiente ogni anno un milione di tonnellate di plastica prodotta con centinaia di migliaia di tonnellate di petrolio. Dal primo gennaio 2011 non si potranno più commercializzare i sacchetti di plastica, tenuti colpevolmente in vita da una proroga di un anno del Governo Berlusconi che non solo ha arrecato un danno considerevole all’ambiente, ma anche ha rallentato un settore trainante della green economy quale la chimica sostenibile.” “L’incontro di domani sarà  dunque – conclude Ferrante – l’occasione per parlare di un futuro che coniughi eventi di qualità  all’uso di materiali ecocompatibili, e che può vedere l’Umbria e il suo territorio all’avanguardia. Amelia per esempio è uno di quei Comuni che anticipando la normativa nazionale ha già  fatto una delibera contro l’uso dei sacchetti di plastica non biodegradabile. Ma è soprattutto la vicenda della chimica a Terni, il cui polo potrà  essere salvato solo grazie puntando alla ‘nuova’ chimica , quella che punta su nuovi materiali in alleanza virtuosa con l’agricoltura e l’ambiente che traccia la strada della green economy utile per l’Umbria e tutto il nostro Paese.”

Linee guida sulle rinnovabili sono legge: entro fine anno norme omogenee in tutto il Paese

“Da sette anni si aspettavano le Linee guida nazionali per gli investimenti nell’energia verde.

Finora la crescita delle rinnovabili nel nostro Paese si è dovuta scontrare contro la rete delle regole regionali, spesso confuse e contraddittorie da una zona all’altra.

Ora finalmente le Linee guida sono legge, e con la pubblicazione avvenuta il 18 settembre dal 3 ottobre prossimo saranno operative su tutto il territorio nazionale,  ed entro il  primo gennaio del 2012 tutte le regioni dovranno adeguare se vogliono le rispettive discipline ad un provvedimento che era atteso da tempo da tutti gli operatori per dare un quadro di certezze nell’ambito di una normativa regionale contraddittoria e spesso in contrasto con la Costituzione.”

Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per le politiche relative ai cambiamenti climatici del Pd.

 

“Grazie alle Linee guida – continua Ferrante –  andrà  riscritta la  normativa emanata dalle Regioni, che in vari punti si discosta da quella nazionale, per quanto attiene a limiti troppo rigidi sui siti di localizzazione e al versamento di somme spesso esagerate per chi installa.

Le Linee guida sono dunque un passaggio decisivo per spingere la green economy nel nostro Paese, perché favoriscono gli investimenti e consentono di coniugare le esigenze di crescita e il rispetto dell’ambiente e del paesaggio.”

 

“Ora finalmente non ci sono più margini di incertezza.

Il prossimo passo – conclude Ferrante –  deve essere quello di stabilizzare gli incentivi in modo da dare certezza agli operatori e sventare le manovre di infiltrazione della criminalità  organizzata in un settore vitale e promettente per il futuro del nostro paese.”

I tedeschi non vogliono più il nucleare. Gli italiani non si facciano ingannare dagli illusionisti dell’atomo

“Le migliaia di persone che hanno sfilato oggi per le strade di Berlino per dire basta all’energia nucleare sono un segnale chiaro per i cittadini italiani e sopratutto per il Governo Berlusconi. 

I tedeschi hanno paura dell’energia atomica e rivendicano il ruolo fondamentale delle rinnovabili nelle politiche energetiche della Germania. Non si comprende perché mai l’Italia dovrebbe imbarcarsi nella pericolosa avventura del nucleare quando il Paese più ricco d’Europa ha già  deciso che chiuderà  le proprie centrali, non sapendo ancora però che fine faranno le scorie nucleari che sono state accumulate.” 

Lo dichiara  il senatore Francesco Ferrante, responsabile per le politiche per i cambiamenti climatici del Pd.   

“Il prolungamento del funzionamento delle centrali atomiche in Germania – prosegue Ferrante –  è certamente un compromesso che la Cancelliera Merkel ha raggiunto con l’industria energetica tedesca, che deve fare i conti però i conti con un’opinione pubblica che, secondo i sondaggi, è per più della metà  contraria alla scelta di tenere in vita il nucleare. Spd, Verdi e Linke sono uniti contro la decisione della Cancelliera, e si fanno portavoce non solo delle paure dei cittadini tedeschi ma anche della consapevolezza che il paese leader nello sviluppo delle rinnovabili è già  pronto per produrre elettricità  in maniera completamente pulita.” 

  “Manifestazioni come quella di oggi – conclude Ferrante –  devono essere un monito per i cittadini italiani, che non devono farsi ingannare da Berlusconi, Tremonti e dagli altri illusionisti del nucleare che vogliono rifilare al nostro paese una costosa e pericolosa fregatura.” 

  

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