Posts by: redazione

Berlusconi conferma, appalto Ponte sullo stretto pilotato, intervengano magistratura e UE

Oggi di fronte al Senato il Presidente Berlusconi ha detto testualmente che l’appalto per i lavori del Ponte sullo Stretto di Messina è stato pilotato per evitare la partecipazione delle imprese straniere. Se questo è vero si tratta di una violazione palese di tutte le norme sulla concorrenza. Ci auguriamo che la magistratura e la stessa Unione europea accertino rapidamente se davvero il Governo italiano si è reso autore o complice di quello che è a tutti gli effetti un reato”.

Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che annunciano in merito un’interrogazione parlamentare e un esposto alla magistratura.

“E’ già  surreale che il ‘liberale’ Silvio Berlusconi si vanti di aver contribuito a violare le regole sulla concorrenza. E’ decisamente penoso che lo faccia per difendere un’opera del tutto inutile rispetto all’arretratezza drammatica del meridione in fatto di mobilità , e che costerebbe a tutti i contribuenti svariati miliardi di euro”, concludono Ferrante e Della Seta.

Area dem in maggioranza operazione difficile da comprendere

àˆ legittimo che alcuni esponenti di quella che fu Area democratica ritengano opportuno adesso sostenere la maggioranza, come fa oggi ad esempio Cesare Damiano su ‘Europa’, ma deve essere chiaro che questo sì che è un cambiamento di linea rispetto a ciò che si è sostenuto negli ultimi mesi riguardo alla necessità  che il Pd ritrovasse le sue motivazioni e spinte originarie, come abbiamo fatto col documento dei 75.”

Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante.

 

“Se veramente i richiami all’unità  di intenti si risolvessero in questa fusione a freddo tra maggioranza ed una parte della ex minoranza sarebbe veramente un’operazione difficile da far comprendere a quanti nell’ottobre scorso avevano scelto Franceschini nella speranza che il Pd proseguisse sulla linea tracciata da Walter Veltroni.

L’avvistamento della fine del berlusconismo – continua Ferrante –  non è condizione sufficiente per snaturare il progetto originario del Pd che in Area democratica si rifletteva , a meno che non si vogliano confermare i dubbi e le accuse di molti, che vedono questo Pd, con poco appeal e  gradimento tra gli italiani, come un triste ritorno ad un partito del decennio scorso.”

 

Dietro il progetto Sistri aspetti poco chiari

“Il SISTRI, il sistema di tracciabilità  dei rifiuti, non è ancora entrato in funzione ma si è già  rivelato un pasticcio. Oltre ai gravi problemi tecnici e gestionali che ne precedono l’avvio, che da mesi denunciamo con forza insieme alle imprese, spunta una trama non limpida dietro il brevetto e la progettazione del software”. Lo dichiara il senatori del Pd Francesco Ferrante che con il collega Roberto Della Seta ha presentato sulla vicenda un’interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio.
“Secondo diverse testate giornalistiche – spiega Ferrante – il Ministero dell’Ambiente avrebbe gestito il progetto SISTRI affidandone la realizzazione ad una  controllata del gruppo Finmeccanica, la Selex Service Mangement, senza indire una gara pubblica e con la copertura del segreto di Stato. In considerazione della nuova drammatica emergenza ambientale in Campania e degli interessi fortissimi della criminalità  organizzata nel business dei rifiuti si impone la massima trasparenza su un progetto, qual è il SISTRI, che vale centinaia di milioni di euro”.
“Altro aspetto oscuro della vicenda – continua il senatore democratico –  riguarda il costo per la registrazione del brevetto, che ammonterebbe 5 milioni di euro. Ma dal 2007 per il deposito delle domande di brevetto per via telematica è prevista una tariffa unica per diritti di deposito ridotta rispetto al deposito cartaceo, che è di soli 50 euro. Inoltre consultando il database dell’Ufficio Italiano Marchi e Brevetti  si scopre che dal marzo 2003 è registrato il titolo ‘Sistema e metodo per la gestione ed il controllo di dati relativi al trattamento di materiale, in particolare rifiuti’ registrato dall’ANPA, Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente. Questo brevetto non è altro che il SISTRI, il Sistema di controllo per la tracciabilità  dei rifiuti. Dunque ci si chiede perché sarebbero stati spesi 5 milioni per un brevetto che già  esisteva e già  era di un Ente Statale e perché è stato secretato come ‘tecnologia militare’ se invece il brevetto del 2003 dell’ANPA è accessibile al pubblico”.
“I problemi tecnici denunciati dalle aziende che dovranno utilizzare il SISTRI e i ricorsi amministrativi delle aziende di software che hanno denunciato la mancata gara e la creazione di un monopolio di fatto a favore della controllata di Finmeccanica impongono una proroga dell’entrata in vigore del sistema, oltre a delle  spiegazioni in Parlamento su una vicenda per molti aspetti opaca”, conclude Ferrante.
 

1 373 374 375 376 377 648  Scroll to top