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Sistri: dopo l’abolizione del segreto di stato chiarire gli altri aspetti opachi

Il segreto di Stato sul SISTRI era una misura francamente incomprensibile e dunque non possiamo che accogliere con favore la richiesta di rinuncia che il ministro Prestigiacomo ha inoltrato alla presidenza del Consiglio.

E’ una scelta doverosa del ministro dell’Ambiente su una vicenda che necessita la massima trasparenza, anche a fronte di aspetti opachi che non possono essere coperti facendosi scudo dei rischi di infiltrazione criminale e di attentati al sistema”.

Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile delle politiche relative ai cambiamenti climatici del Pd.

“Il Pd – ricorda Ferrante – aveva sollevato, con varie interrogazioni parlamentari, diversi interrogativi sul Sistri: la procedura di affidamento senza gara pubblica del progetto Sistri ad una società  del Gruppo Finmeccanica, la Selex, è un aspetto della vicenda che dovrà  essere esaminato con attenzione, anche in considerazione del ricorso in sede amministrativa delle imprese che sono state escluse da una gara su un progetto di interesse pubblico”.

“L’abolizione del segreto di Stato permetterà  inoltre conclude il senatore Pd – di fare luce su un altro aspetto, ovvero il deposito del brevetto, che risulterebbe essere costato ben 5 milioni di euro, mentre risulta già  depositato dal 2003 un analogo brevetto da parte dell’ANPA, l’ Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente”.à€€

Berlusconi conferma, appalto Ponte sullo stretto pilotato, intervengano magistratura e UE

Oggi di fronte al Senato il Presidente Berlusconi ha detto testualmente che l’appalto per i lavori del Ponte sullo Stretto di Messina è stato pilotato per evitare la partecipazione delle imprese straniere. Se questo è vero si tratta di una violazione palese di tutte le norme sulla concorrenza. Ci auguriamo che la magistratura e la stessa Unione europea accertino rapidamente se davvero il Governo italiano si è reso autore o complice di quello che è a tutti gli effetti un reato”.

Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che annunciano in merito un’interrogazione parlamentare e un esposto alla magistratura.

“E’ già  surreale che il ‘liberale’ Silvio Berlusconi si vanti di aver contribuito a violare le regole sulla concorrenza. E’ decisamente penoso che lo faccia per difendere un’opera del tutto inutile rispetto all’arretratezza drammatica del meridione in fatto di mobilità , e che costerebbe a tutti i contribuenti svariati miliardi di euro”, concludono Ferrante e Della Seta.

Area dem in maggioranza operazione difficile da comprendere

àˆ legittimo che alcuni esponenti di quella che fu Area democratica ritengano opportuno adesso sostenere la maggioranza, come fa oggi ad esempio Cesare Damiano su ‘Europa’, ma deve essere chiaro che questo sì che è un cambiamento di linea rispetto a ciò che si è sostenuto negli ultimi mesi riguardo alla necessità  che il Pd ritrovasse le sue motivazioni e spinte originarie, come abbiamo fatto col documento dei 75.”

Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante.

 

“Se veramente i richiami all’unità  di intenti si risolvessero in questa fusione a freddo tra maggioranza ed una parte della ex minoranza sarebbe veramente un’operazione difficile da far comprendere a quanti nell’ottobre scorso avevano scelto Franceschini nella speranza che il Pd proseguisse sulla linea tracciata da Walter Veltroni.

L’avvistamento della fine del berlusconismo – continua Ferrante –  non è condizione sufficiente per snaturare il progetto originario del Pd che in Area democratica si rifletteva , a meno che non si vogliano confermare i dubbi e le accuse di molti, che vedono questo Pd, con poco appeal e  gradimento tra gli italiani, come un triste ritorno ad un partito del decennio scorso.”

 

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