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Siamo e restiamo di sinistra, diciamo sì al Manifesto per un nuovo patriottismo

“Condividiamo tutti i contenuti del Manifesto di ottobre per una rinascita della passione civile: per salvare l’Italia dalla palude di oggi, dal declino, dai rischi di secessione serve un nuovo, forte patriottismo. Che non cancelli le differenze tra destra e sinistra, ma le contenga dentro un orizzonte comune di valori, dentro appunto un’idea di patria aperto, inclusivo, costruito sul riconoscimento che abbiamo come italiani un destino comune. O ci risolleviamo insieme, oppure perdiamo tutti”. E’ quanto dichiarano i senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, spiegando la loro adesione al Manifesto promosso da intellettuali di varie aree politiche e le sensibilità  culturali. “Le culture politiche ereditate dal Novecento – affermano Della Seta e Ferrante – non sono in grado di sostenere questo sforzo, per questo occorre che a destra come a sinistra si prenda finalmente atto che siamo entrati in un altro secolo, che molti temi oggi all’ordine del giorno, a cominciare dall’ambiente, chiedono approcci radicalmente innovativi alla visione del progresso e dello sviluppo. Noi siamo e restiamo persone di sinistra, ma siamo convinti che senza molta più patria sia impossibile ricostruire un senso condiviso dell’interesse generale, più forte dei privilegi di corporazione e di casta, dei localismi esasperati, dei tanti fenomeni di endemica illegalità  che alimentano l’antipolitica e tolgono futuro al nostro Paese”.

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Prestigiacomo annuncia 100 milioni contro deforestazione ma chiude i parchi italiani

“Il ministro Prestigiacomo dal Giappone annuncia che l’Italia stanzierà  100 milioni di euro per sostenere l’iniziativa internazionale contro la deforestazione nei Paesi in via di sviluppo. Un’ottima iniziativa, in linea con tutti i maggiori Paesi, ma non vorremmo che facesse la fine di quei fantomatici 200 milioni annunciati da Berlusconi due anni fa a Copenhagen quale contributo al fondo Fast start per i Paesi in via di sviluppo nell’ambito del pacchetto clima.

Quei soldi, come il Fondo rotativo per Kyoto che stanzia 600 milioni di euro per investimenti in rinnovabili ed efficienza energetica, sono rimasti sulla carta, ma l’immagine e la credibilità  internazionale dell’Italia ne hanno risentito sensibilmente”.

Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici.

” Non vorremmo che l’annuncio del ministro dell’Ambiente fosse l’ennesimo spot del Governo Berlusconi, anche perché nel frattempo, in Italia, metà  dei parchi nazionali sono a rischio chiusura a causa dei tagli pesantissimi imposti dal Ministro Tremonti.

E’ quasi surreale- conclude Ferrante – che un Governo che dimezza da un anno all’altro le risorse per i propri parchi nazionali annunci cifre mirabolanti per contrastare la deforestazione in altri paesi”.

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Microcar: crash test come per le automobili

“Le  microcar,  le  piccole  autovetture  guidate da minorenni specie nelle
grandi  città ,  rappresentano oggi un grave pericolo per chi le guida e per
gli  stessi pedoni. La recente perizia disposta dalla Procura di Roma, dopo
gli  incidenti  mortali  che  si  sono succeduti, certifica che guidare una
microcar offre una protezione che non è nemmeno lontanamente paragonabile a
quella  di  un’automobile.  Occorre  al  più presto modificare la normativa
prevedendo norme di sicurezza rigorose”.
Lo  dichiarano  i  senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante,
che  hanno  presentato in merito un’interrogazione parlamentare al Ministro
dei Trasporti.
“E’ palese – continuano gli esponenti del Pd –  che chi si mette al volante
di  una microcar, minorenne o maggiorenne senza patente poco importa, lo fa
con  il  chiaro  intento  di  poter  guidare  un  mezzo  a  quattro  ruote,
equiparabile in tutto ad una piccola utilitaria.
Affermare  dunque  che  una  microcar  va  considerata  alla  stregua di un
motociclo   è   solo   il  modo  per  giustificare  i  vantaggi  di  questa
equiparazione, ovvero la guida senza patente, l’accesso ai centri storici e
la possibilità  di parcheggiare negli stalli delle moto”.
“Le  recenti  disposizioni  introdotte dal codice della strada per la guida
delle  minicar sono insufficienti. Le microcar – concludono i senatori Pd –
devono  offrire  standard di sicurezza analoghi a quelli delle utilitarie e
dunque  devono  superare  crash  test  e prove di stabilità  adeguate, e non
essere  scatole di plastica con il piantone delle sterzo tenuto da un unico
bullone”.

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