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Bene ok a emendamento salva-sistri. ma ora Governo ascolti operatori e corregga tutte le tare del sistema

“L’approvazione in commissione bilancio del Senato dell’emendamento alla Finanziaria che salva il Sistri, il sistema di tracciabilità  dei rifiuti industriali, è un’ottima notizia. Ora però il governo deve impegnarsi, da oggi fino all’entrata in vigore delle nuove procedure, per correggere i tanti difetti, le tante tare che hanno impedito finora l’efficace avvio del sistema complicando inutilmente la vita a imprese e operatori”.

E’ quanto dichiarano i senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, i quali aggiungono: “L’Italia è il Paese delle ecomafie, per questo ha più bisogno di ogni altro di un sistema di tracciabilità  che renda certo e trasparente il cammino dei rifiuti industriali, soprattutto di quelli pericolosi, dal luogo di produzione fino allo smaltimento finale. Per questa ragione ci siamo battuti contro la cancellazione del Sistri, ma da adesso in avanti pretendiamo dal Ministero dell’Ambiente e dal governo meno chiacchiere e un po’ più di efficienza”.

Sulle feste civili approvato un nostro emendamento

“Italia resta una nazione”.

“Ha un grande valore simbolico l’approvazione in commissione bilancio del nostro emendamento che salva le festività  civili del 25 aprile, del 1° maggio, del 2 giugno: serve a dire che siamo ancora e vogliamo rimanere una nazione, un Paese unito, una comunità “. Lo dicono dicono i senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, primi firmatari insieme con Vincenzo Vita, Vidmer Mercatali e tutti i senatori Pd della commissione Bilancio, dell’emendamento 1.187 alla manovra che chiedeva di mantenere le tre festività  civili oggi previste nel calendario italiano.
“Conservare le feste della liberazione, del lavoro, della Repubblica – affermano i due parlamentari – ha molto a che fare anche con l’impegno per superare la difficilissima congiuntura economica e politica che stiamo vivendo: l’Italia è un grande Paese che però crede troppo poco in sé stesso,  mentre solo valorizzando le nostre qualità  nazionali e
stringendoci attorno alla nostra comune identità , possiamo sperare di venire fuori dal tunnel”.

Emendamento Governo su piccoli comuni è inaccettabile

“Un emendamento irricevibile, che cancella la democrazia in 2000 comuni italiani e invece di portare semplificazione aggiunge, con l’Unione municipale, un ulteriore livello amministrativo e dunque, inevitabilmente, nuove spese”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante a proposito dell’emendamento del governo che riscrive l’articolo 16 della manovra.
“Il nuovo testo – affermano i due senatori ecodem- da una parte si limita a ribadire l’obbligo per i piccoli comuni di esercitare in forma associata le principali funzioni amministrative, già  previsto una norma vigente, d’altra parte i consigli comunali dei piccoli comuni non solo vengono decimati, ma soprattutto sono privati di qualunque ruolo sostanziale. Invece spunta fuori un ennesimo livello amministrativo, l’Unione municipale, i cui organi addirittura si prevede possano essere eletti direttamente. Così si giungerebbe al risultato paradossale che un cittadino residente in un piccolo comune avrebbe d’ora in avanti a che fare non più con 3 enti territoriali, Comune, Provincia e Regione, ma con 4. Tutto questo risponde a una logica incomprensibile che mortificherebbe l’identità  di un quarto dei comuni italiani e alla fine si risolverebbe addirittura in un aggravio di costi per la pubblica amministrazione”.

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