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Rinnovabili: a fianco delle imprese e dei lavoratori in sciopero

“Mi unisco alla protesta dei tanti lavoratori ternani che oggi sono venuti a manifestare a Roma, di fronte al Ministero dello Sviluppo economico, dando vita al primo sciopero nazionale dei lavoratori dell’intero comparto del fotovoltaico e delle aziende del settore dell’energia alternativa. Il sottoscritto, e tutto il Partito democratico, ha  denunciato in queste settimane con forza come il decreto Romani sia stato un colpo basso ad uno dei pochi settori che in questo periodo di crisi abbia prodotto investimenti e occupazione.”

Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante.

 

“Il Governo faccia presto, e vari il quarto conto energia, perché lo scellerato decreto e l’incertezza in cui ha gettato il comparto ha causato l’ annullamento di ordini e la messa in discussione dei finanziamenti da parte delle banche, costringendo moltissime aziende a ridimensionare i piani di investimento, ad avviare il ricorso agli ammortizzatori sociali e, in molti casi, ad annunciare processi di delocalizzazione.

Purtroppo – aggiunge Ferrante – che quello che in queste ore è dato sapere del quarto conto energia non è soddisfacente: i tagli previsti per il 2011 e 2012 sono troppo drastici e mettono a repentaglio l’attività  di tante, troppe aziende. La distinzione che il governo vorrebbe fare tra grandi impianti e piccoli così come previsto rischia di mettere a rischio anche gli interventi sui tetti che invece andrebbero agevolati , specie nei casi in cui ad esempio si prevede la bonifica dell’amianto

“Queste ragioni – conclude Ferrante – sono dunque un motivo in più per essere al fianco di chi ha investito e lavora nel settore delle rinnovabili, contribuendo a fare dell’area ternana un positivo esempio di territorio che ha puntato, e deve continuare a puntare, sulla green economy.”

Addio al referendum nucleare, legge truffa del Governo che toglie parola agli elettori

“Addio al referendum sul nucleare. Il Governo vigliaccamente toglie la parola agli elettori, portando in Aula un emendamento al decreto omnibus che verrà  votato tra oggi e domani che intende abrogare le disposizioni relative alla realizzazione degli impianti nucleari.
E addio anche alla moratoria di un anno, perché la procedura viene semplicemente sospesa sine die, in attesa forse di tempi migliori e sicuramente dopo avere aggirato l’ostacolo del referendum che avrebbe bocciato l’avventura nuclearista del Governo”.
Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“La paura fa novanta – dicono Della Seta e Ferrante –  e il Governo pavido preferisce far saltare il quesito referendario, nel fondato timore che la bocciatura degli elettori fosse la pietra tombale sull’assurdo e pericoloso ritorno delle centrali atomiche nel nostro Paese.
Quella del governo – concludono  i senatori – non è altro che  una legge truffa in salsa nucleare, ma considerando che tutti i maggior Paesi si avviano a uscire dall’energia atomica, questo trucchetto è il definitivo harakiri dei nuclearisti nostrani”.

Con stop a buste di plastica Italia battistrada in Europa

COMMISSIONE EUROPEA STUDIA MISURA ANALOGA E OLIMPIADI 2012 PLASTIC FREE
“Con la sentenza del Consiglio di Stato, che conferma il divieto di commercializzazione delle buste di plastica in vigore dallo scorso primo gennaio, è definitivamente respinta la battaglia di retroguardia portata avanti dalla vecchia industria inquinante: l’Italia può rivendicare con merito una volta tanto  il ruolo di paese battistrada in Europa, tanto che la Commissione europea sta studiando a livello comunitario una misura analoga al bando italiano e che le prossime Olimpiadi di Londra del 2012 saranno plastic free e all’insegna del riciclo”.

Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici.

 

“La sentenza sancisce in tribunale quel cambio di abitudini e di stile di vita che i cittadini italiani hanno subito dimostrato di apprezzare, consapevoli che abolire gli shopper di plastica significa consumare molto meno petrolio e  preservare l’ambiente.

Questa tendenza – continua Ferrante –  probabilmente si estenderà  rapidamente in Europa, a partire dal prossimo anno quando durante le olimpiadi londinesi tutto il packaging non riutilizzabile dovrà  essere compostabile, perché fatto con prodotti biodegradabili.

L’obiettivo degli organizzatori dell’Olimpiade è quello infatti di essere una manifestazione a rifiuti zero, nel segno della sostenibilità  e della produzione con materiali innovativi. E’ questa la strada da battere, e per una volta grazie alla nostra iniziativa inserita nella Finanziaria 2007 siamo all’avanguardia. Ora – conclude Ferrante –  si tratta solo di concludere la trasmissione del provvedimento alla commissione europea magari specificando definitivamente le procedure per lo smaltimento delle scorte  e prevedendo spessori minimi per i sacchetti riutilizzabili.”

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