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Immigrazione: gerarca Maroni disprezza diritti umani

“Ha mai visitato un Cie? Sono carceri…”.

“Ci chiediamo con quale coraggio e disprezzo  dei diritti umani il gerarca Maroni possa acconsentire che una persona, la cui unica colpa è di non avere un documento valido, venga  sbattuta in galera, perché i Cie questo sono, per un anno e mezzo della propria vita. Evidentemente Pontida si avvicina, e  Maroni  ha tirato fuori dal cilindro la carta per solleticare gli animi più oltranzisti e razzisti”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Chiunque abbia visitato  un Centro di identificazione e espulsione – proseguono i due senatori ecodem – e nel corso degli anni le inchieste giornalistiche e i sopralluoghi istituzionali sono stati tanti, ha ricevuto la medesima e angosciante impressione di un luogo dannato, un limbo dove le persone vengono relegate, in spregio al rispetto dei più elementari diritti umani, senza conoscere il tempo della permanenza all’interno della struttura. I Cie, alcuni gestiti da operatori che fanno un lavoro encomiabile, sono teatro di continue rivolte,  e gli immigrati reclusi, denunciano orrori e violenze quotidiane, ma i dati ufficiali sui feriti e i morti non ci sono. Ci chiediamo – concludono i senatori –  se Maroni abbia dunque mai visitato un Cie nelle condizioni reali e quotidiane, e se  lo ha fatto come può giustificare questo feroce accanimento contro chi semplicemente non ha un permesso di soggiorno valido”.

Carceri: una strage, Alfano Ministro e Segretario indifferente

“La strage nelle carceri italiane continua inesorabile, nel perdurante silenzio del ministro della Giustizia, ormai evidentemente assorbito dalla sua funzione di segretario in pectore del PdL. Dopo 678 giorni dalla presentazione della prima interrogazione, e le seguenti nove, attendiamo ancora una risposta dal Governo sullo stato di degrado, di mancato rispetto dei diritti umani e sui suicidi sospetti nelle carceri del nostro Paese
Nel frattempo le persone continuano a morire.”
Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante.
“Ieri il carcere di Taranto, oggi Teramo, e nei mesi scorsi altre tantissime carceri sono state il teatro di 337 tentati suicidi, 1.858 gli atti di autolesionismo e 1.964 scioperi della fame: una situazione che è chiaramente sfuggita di mano.
Nel 2011 – ricorda Ferrante –  ogni settimana un detenuto si è tolto la vita, nel luogo dove il controllo e il sostegno dello Stato dovrebbe essere più vicino.
Per l’ennesima volta chiederemo al Governo di riferire su questa situazione indegna di un Paese civile, e di rispondere – conclude Ferrante –  sullo stato di attuazione della proposta di riforma carceraria annunciata, e mai realizzata, da oltre due anni”.
 

Agricoltura: Ministero Economia nasconde milioni di euro destinati a quella bio

“Provengono dal prelievo sui pesticidi ma non se ne sa più niente, Tremonti chiarisca”.

“Ammonterebbe a  circa 15 milioni di euro l’anno il fondo derivante dal prelievo del  2% sulla vendita dei pesticidi che il Ministero dell’Economia trattiene nelle sue casse, invece di destinarli al Fondo per la ricerca agricoltura biologica. Da almeno quattro anni, il prelievo nella migliore delle ipotesi è bloccato al Ministero dell’Economia, nella peggiore è utilizzato dallo stesso e dirottato per altre finalità  che nulla hanno a che vedere con lo scopo per cui era stato creato. E’ ora che il Ministro Tremonti faccia chiarezza”. Lo dice il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici, che ha presentato in merito un’interrogazione ai ministri Tremonti e Romano.
“Con la Legge Finanziaria del dicembre 2000, e il Decreto di attuazione del 3 gennaio 2002 – continua Ferrante –  si è introdotto nel nostro Paese un prelievo pari al 2% sul prezzo di vendita dei pesticidi, a carico del produttore,  da destinare al Fondo per la ricerca agricoltura biologica istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole. Ma di questi soldi, che dovrebbero essere ormai nell’ordine di diverse decine di milioni di euro, il Fondo non ne ha mai visto l’ombra, con la conseguenza che in Italia si sta  creando il blocco della ricerca nel campo dell’agricoltura biologica che nel nostro Paese avrebbe enormi potenzialità . Occorre al più presto un’operazione verità  sulla situazione di questi fondi, un’esatta valutazione dell’ammontare, e soprattutto – conclude Ferrante –  l’immediata restituzione al Fondo per la ricerca agricoltura biologica di quanto gli è stato indebitamente tolto in questi anni.”

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