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Rifiuti: no a discarica a Corcolle, considerare alternative


Interrogazione a Ornaghi e Clini

I senatori del Pd della Commissione Istruzione Vincenzo Vita, Antonio Rusconi, Mauro Ceruti, Vittoria Franco, Maria Pia Garavaglia, Andrea Marcucci, Giovanni Procacci, Albertina Soliani con Roberto Della Seta e Francesco Ferrante della Commissione Ambiente hanno rivolto un’interrogazione ai ministri per i beni culturali Lorenzo Ornaghi e per l’ambiente Corrado Clini per chiedere, “dopo la manifestazione a Villa Adriana del 19 maggio di comitati, associazioni e movimenti dei cittadini contro l’apertura della discarica a Corcolle”, “quali misure intendano adottare  al fine di evitare o ridurre ripercussioni sull’ambiente, rischi sulla salute umana e ripercussioni su un sito archeologico di fama mondiale”. I senatori del Pd chiedono inoltre ai due ministri “quali azioni ritengano di intraprendere per  l’identificazione di nuovi siti da utilizzare come discariche e in che modo intendano coinvolgere le comunità  interessate”.
“Il sito individuato di San Vittorino/Corcolle – spiegano i senatori del Pd nell’interrogazione –  più volte citato dal Commissario straordinario come il più idoneo tra i sette individuati in seguito all’annunciata chiusura della discarica di Malagrotta, rappresenta un’area impropria a causa di vincoli ambientali, archeologici, paesaggistici e urbanistici: nell’area sono presenti tre corsi d’acqua a rischio esondazione e si trovano nove siti di interesse archeologico, di cui il più noto e prossimo è Villa Adriana, patrimonio Unesco. Tutte le comunità  locali nell’area in questione si sono opposte all’identificazione di tale sito e
la scelta di occupare i terreni è avvenuta quando ancora si attende l’esito del ricorso al TAR presentato dai cittadini, dai residenti e da sette Comuni. Per ben due volte l’Autorità  di bacino del Tevere ha espresso parere negativo sulla localizzazione. La realizzazione di una discarica in una zona così vicina a numerosi edifici abitati, a fiumi a rischio esondazione, ed a beni archeologici e monumentali di fama mondiale rischia di causare gravi danni paesaggistici e sanitari. Per questo – concludono i senatori democratici – chiediamo ai ministri dei beni culturali e dell’ambiente di intervenire per evitare l’apertura di una discarica a Corcolle”.

Terremoto: basta rinvii e demagogia. Bene norme su assicurazioni immobili

“Aumento temporaneo accisa benzina pro-vittime sia nazionale”.

“I tragici eventi del terremoto in Emilia Romagna, dopo i lutti e la solidarietà , impongono la necessità  che si facciano scelte razionali e non demagogiche. E’ giusto prevedere  un percorso che porti alla assicurazione obbligatoria da parte dei privati degli immobili per le calamità  naturali, come è giusto che il fondo nazionale di solidarietà   sia ripristinato attraverso il temporaneo aumento delle accise sulla benzina, su scala non regionale  ma nazionale”. Lo dicono i senatori ecodem Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“L’Italia – continuano i senatori del Pd – è un paese esposto più di altri al rischio sismico. Ma a questa fragilità   finora non si è accompagnato uno sforzo adeguato per migliorare la qualità  antisismica delle costruzioni, e prevenire gli alti costi degli interventi post terremoto.
Per questo consideriamo più che mai opportuno introdurre il principio per cui gli immobili debbano essere coperti da polizze assicurative, come in parte previsto nel decreto legge sulla protezione civile appena emanato dal Governo. Al tempo stesso occorre rafforzare l’impegno per la messa in sicurezza antisismica di case, palazzi, infrastrutture, a partire dalla stabilizzazione del credito di imposta del 55% per questo tipo di interventi.
Infine – concludono i senatori ecodem –  è del tutto condivisibile l’idea che in caso di calamità  naturali lo stato finanzi interventi di ricostruzioni anche con un’accisa straordinaria sui carburanti: ma deve essere un’accisa nazionale, mentre sarebbe inaccettabile che ogni regione fosse chiamata a pagare da sola i propri danni”.

Domani alla Camera proiezione del film Diaz su Genova 2001

PERCHE’ LA MEMORIA ENTRI NELLA ZONA ROSSA DELLE ISTITUZIONI”

 

“Nel 2001 eravamo a Genova insieme a migliaia di persone che manifestavano durante il G8 per un mondo diverso e possibile, oggi che siamo parlamentari vogliamo che il ricordo dei fatti tragici nella scuola Diaz varchi anche fisicamente la ‘zona rossa’ delle istituzioni: per questo insieme a Ermete Realacci, Andrea Sarubbi e Walter Veltroni abbiamo organizzato per domani, martedì 22 maggio, la proiezione del film Diaz di Daniele Vicari in una sala della Camera dei Deputati”. E’ quanto dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante. “Alla Diaz, come ha sostenuto Amnesty International – affermano i parlamentari ecodem – si verificò allora la più grave sospensione dei di diritti democratici mai avvenuta in un Paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale, con centinaia di giovani inermi brutalizzati per ore nella violazione di ogni legge e regola. La crisi drammatica che stiamo vivendo viene anche dal fatto che le ragioni di quei giovani, che è bene ricordarlo non avevano nulla in comune con i cosiddetti ‘black-bloc’, non furono ascoltate dalla politica. Oggi più che mai quelle ragioni e quelle speranze sono indispensabili per un’idea credibile e desiderabile di futuro”.

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