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Sisma: incomprensibile coro bipartisan e demagogico contro aumento accise

E’ ORA DELLA SOLIDARIETA’ E DEGLI AIUTI

 “E’ francamente incomprensibile il solito coro demagogico e bipartisan contro l’aumento delle accise che si leva puntualmente nelle occasioni in cui lo Stato è chiamato a fronteggiare gravi emergenze.

Di fronte alla catastrofe e all’urgenza degli interventi occorre avere il coraggio di  far prevalere il senso di solidarietà  nazionale rispetto alla polemica sterile, riconoscendo che i due centesimi di aumento sono la misura più rapida e meno penalizzante per aiutare le popolazioni in difficoltà  ”

Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che continuano – “Occorre riportare al più presto ad una situazione di normalità  le zone sconvolte dal sisma, e per farlo occorre ricostruire un tessuto socio economico che è fondamentale per il territorio e per l’Italia.

Il fattore tempo è di fondamentale importanza, e dunque è essenziale che le risorse siano disponibili a stretto giro.

Ferma restando la necessità  di eliminare sprechi e inefficienze adesso è l’ora della solidarietà  e dell’emergenza, e non ci si può permettere di prendere tempo.

Ben venga dunque l’apporto dell’aumento delle accise, ma che sia vincolato rigorosamente allo scopo.”

 

“Stupisce – concludono i senatori –  che di fronte ad una catastrofe nazionale persino i maggiori leader sindacali si appellino ad un mal interpretato senso di equità  per disapprovare la misura,  che chiama invece tutti gli italiani indistintamente a contribuire.”

 

Diaz: commissione inchiesta su fatti violenza inusitata

“Avrà  inizio tra pochi giorni innanzi alla Quinta sezione penale della Corte di Cassazione il processo principale sui fatti inerenti la scuola Diaz di Genova durante il G8 del 2001.
La Suprema Corte ha già  accertato che furono compiuti atti di violenza inusitata, dunque  si impone alle istituzioni, una volta di più, l’obbligo di dare delle risposte definitive e soprattutto dei nomi ai responsabili di quello che ha rappresentato una delle più  gravi sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che tornano a chiedere con forza la necessità  di una Commissione parlamentare di inchiesta che proceda all’indagine con i poteri propri della magistratura sulle violenze accadute a Genova nel 2001.
“Con più di venti senatori del Partito democratico, tra cui il vicepresidente del Senato Vannino Chiti – continuano i due senatori del Pd –  abbiamo ripresentato un disegno di legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta, che anche  sulla base delle risultanze processuali,  possa fare luce sulle dinamiche politiche che condussero agli eventi drammatici e sanguinosi che segnarono le giornate di Genova del 2001. Solo con il pieno accertamento di quanto accadde e delle responsabilità  – aggiungono i senatori del Pd –  è possibile dare risposte a quanti sono stati vittime di violenze illegali, e riaffermare che in Italia vige pienamente uno stato di diritto, mentre quella di Genova è stata solo un’indegna parentesi. La Commissione, inoltre, sarebbe utile per restituire onore e dignità  alle istituzioni del nostro Paese e alle stesse Forze dell’ordine, che dovrebbero essere le prime ad avere interesse perché si dissolvano le ombre che tuttora gravano sui comportamenti di chi allora aveva il compito e il dovere di tutelare la legalità ”.

Energia: è il caro-petrolio la zavorra delle bollette italiane, altro che rinnovabili

“L’ottima analisi di Legambiente basata sui dati dell’Autorità  per l’elettricità  e il gas è la conferma inequivocabile che il caro bolletta per gli italiani è imputabile senza se e senza ma al costo delle fonti fossili, e il tentativo di mettere sul banco degli imputati i costi delle rinnovabili è una bufala clamorosa”. Lo dice il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici, che continua – “Secondo i dati dell´Autorità  per l´energia analizzati da Legambiente la spesa degli italiani per i loro consumi elettrici è praticamente in costante crescita dal 2002, in perfetta simbiosi con l’andamento del prezzo del petrolio, al quale è sostanzialmente agganciato quello del gas.
L’aumento di più della metà  nel corso degli ultimi dieci anni della bolletta media, passata da 338 euro nel 2002 a 515 nel 2012 è dovuto in larghissima parte alla dipendenza nella produzione di energia da fonti fossili che l’Italia importa dall’estero, con tutte le ben note dinamiche speculative che ruotano intorno al prezzo del greggio.
L’aumento del costo del petrolio si è tradotto in un aggravio di 187,36 euro in più a famiglia, una cifra che dal 2002 ad oggi si è quasi raddoppiata.
Solo in percentuale minore, e solo negli ultimissimi anni,  le fonti rinnovabili influenzano il costo della bolletta, compensato per di più dalla riduzione, ancora migliorabile, dei costi di dispacciamento. Affermare che sia il costo del petrolio la zavorra delle bollette energetiche italiane è probabilmente lapalissiano, ma – conclude Ferrante –  è un esercizio che si è reso necessario dopo l’incredibile campagna mistificatrice che negli ultimi tempi ha messo nel mirino le rinnovabili.”

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