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Cinecittà  : gli studi bene comune dell’Italia, non sono di proprietà  di Abete

“Gli studi di Cinecittà  sono un bene comune dell’Italia, ogni ipotesi di smantellamento o uso a fini speculativi sarebbe inaccettabile”. E’ quanto dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, preannunciando un’interrogazione urgente al ministro per i beni culturali Ornaghi. “La proprietà  degli studi – affermano i due parlamentari – è interamente pubblica, mentre la gestione è privata. Trasformare questo gioiello dell’eccellenza culturale italiana in un resort a cinque stelle ed esternalizzare gran parte dei servizi, come sembrerebbe nelle intenzioni del presidente Abete, vorrebbe dire cancellarne la vocazione. Peraltro, i dati dicono che ancora oggi Cinecittà  attrae produzioni da ogni parte del mondo: se ci sono problemi gestionali li si affronti con rigore ed efficienza, ma senza venire meno all’interesse nazionale di salvaguardare uno dei simboli migliori dell’industria culturale italiana”.

 

Interrogazione bipartisan a Passera : intervenga su pericolosa linea Roma – Ancona

“Cosa   intende   fare  il  Ministro  Passera per garantire l’efficienza e
la   qualità    del   servizio   dei  collegamenti  ferroviari Roma – Ancona
nonché  il   rispetto   dei  diritti  e della dignità  dei passeggeri che ne
usufruiscono?”.  Lo   chiedono   in  un’interrogazione  bipartisan  rivolta
al   ministro   dei   trasporti    e   delle   infrastrutture   i  senatori
eletti   nelle   Marche   e   nell’Umbria:   Marina   Magistrelli,  Silvana
Amati,   Fabrizio   Morri   (Pd),   Francesco  Casoli, Filippo Saltamartini
(Pdl),   Luciana   Sbarbati  (Autonomie),   Mario   Baldassarri   (Fli)   e
Salvatore  Piscitelli  (Cn), insieme ai senatori eletti in Umbria Anna Rita
Fioroni, Mauro Agostini, Francesco Ferrante (Pd) e ad Ada Spadoni Urbani.
Nell’interrogazione   si   ricordano   i   problemi  di  manutenzione “fin
troppo  frequenti”   sui   treni   della  linea  Roma – Ancona, soprattutto
l’Etr,  che comportano  “gravi ritardi e viaggi nient’affatto sicuri” per i
passeggeri.  “Il   21 giugno scorso – ricordano gli interroganti – il treno
delle  9,37 in partenza  da  Roma  si  è  fermato  in  provincia di Spoleto
costringendo  i  passeggeri   a   proseguire  il loro viaggio in bus. Nella
stessa  giornata  le  porte  di  un  altro  treno  pomeridiano della stessa
tratta  si  sono  chiuse  senza   che   il   sistema   di   condizionamento
dell’aria  fosse  attivato,  così  lasciando i passeggeri ‘sequestrati’ nei
convogli  a  una  temperatura di 37°. Il  25  giugno,  poi,  sono  accaduti
episodi simili, comunque attribuiti a problemi di manutenzione”.
“Davanti  ai  disagi  e  soprattutto  alla pericolosità  oggettiva di questi
treni,  chiediamo l’intervento del ministro competente. Soprattutto perché,
nonostante  le  continue  sollecitazioni – si legge nell’interrogazione – i
vertici  di Trenitalia non sono a tutt’oggi intervenuti per risolvere detti
problemi,  che  peraltro  il  personale  aveva  diligentemente segnalato. E
malgrado  Trenitalia   sia  stata messa più volte a conoscenza dei numerosi
disagi  che  i  viaggiatori sono costretti quotidianamente ad affrontare, a
tutt’oggi  nessuna  iniziativa  è  stata adottata da chi di competenza, per
risolvere tale difficile situazione, che quasi giornalmente si ripete sotto
gli occhi di tutti senza che si intervenga fattivamente”.

Rinnovabili: Passera smentisca le voci su mancate modifiche a decreti decise da Conferenza Unificata

“Sono passate tre settimane da quando la  Conferenza Unificata ha approvato le modifiche ai decreti per le rinnovabili, in merito alle quali ministero dello Sviluppo Economico aveva espresso la propria soddisfazione, dichiarando che  sarebbero state incorporate nei testi dei due decreti.

Si ricordi il ministro Passera che le modifiche in oggetto sono imprescindibili, oltre che urgenti, dunque sarebbe inaccettabile se venissero confermate le voci secondo le quali il Mse starebbe tornando sui propri passi.”

Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile energia e politiche relative ai cambiamenti climatici per il Pd.

“E’ francamente incomprensibile – continua Ferrante –  perché a distanza di 20 giorni, dopo il parere positivo di Regioni, Province e Comuni sui due Decreti relativi alle Energie Rinnovabili, non si sia ancora proceduto all’emanazione.

Questa perdurante fase di stand by accresce sempre di più un’incertezza dannosissima per il settore.

Con le modifiche proposte dalle Regioni non si profilano stravolgimenti nei decreti inizialmente proposti,  nei quali quindi continuerà  a svolgere un ruolo assai negativo il peso burocratico dei registri, ma almeno se saranno  accettate le modifiche delle Regioni si sanerebbero gli aspetti più inutilmente vessatori, a partite dalle date di entrata in vigore del nuovo sistema di incentivi .

Abbiamo criticato l’insensato  colpo che è si vuole infierire alla detrazione fiscale per l’efficienza energetica degli edifici, non vorremmo che dal ministero dello Sviluppo economico arrivassero altre brutte sorprese anche per quanto riguarda le rinnovabili.

Sarebbe un atto grave,  anche istituzionalmente scorretto nei confronti delle Regioni,  che ci auguriamo il ministro Passera non voglia commettere” – conclude Ferrante.

 

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