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Dl Sviluppo: bene Clini su 55%, speriamo non vinca Passera

“Apprezziamo l’impegno del Ministro Clini per ripristinare e stabilizzare la misura del 55% per gli interventi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.

Speriamo che stavolta prevalga la sua posizione e non quella arretrata di Passera, perché la norma così come è  nel Dl Sviluppo contraddice lo spirito stesso del decreto.”

Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile energie e politiche relative ai cambiamenti climatici del Pd, che ha chiesto oggi in Aula al Ministro dell’Ambiente di esplicitare la propria posizione sul futuro delle misure fiscali a favore delle ‘eco-ristrutturazioni’.

“L’immediato banco di prova per rimediare all’errore contenuto del Dl Sviluppo – continua Ferrante –  è l’esame della norma alla Camera.

Ci sono proposte del Pd che si allineano alle dichiarazioni del ministro Clini, se verranno accolte il Governo  farà  una scelta coerente per spingere sullo sviluppo e l’efficienza energetica.

Non recepire queste modifiche equivale ad appiattirsi su politiche regressive e dannose.”

 

Spending review: da noi emendamenti per cancellare spesa su F 35

“Questa mattina abbiamo partecipato al Senato alla conferenza stampa di Tavola della pace, Sbilanciamoci e Rete italiana per il disarmo, che hanno denunciato l’insostenibilità  della spesa per gli F35 e l’assenza, nel disegno di legge delega di riordino dello strumento militare, di una sua revisione. Condividiamo la necessità  di rivedere questa spesa e  per questo annunciamo la presentazione di emendamenti ad hoc al provvedimento sulla spending review”. Lo dicono si senatori del Pd Francesco Ferrante, Roberto Della Seta, Roberto Di Giovan Paolo, Manuela Granaiola e Silvana Amati e Vincenzo Vita.
“Con ripetuti atti parlamentari è da tempo che chiediamo al governo – proseguono i senatori del Pd – di rivedere la spesa per il programma di armamenti che riguarda gli F35, anche in ragione della grave situazione di crisi e dei sacrifici richiesti al Paese. Ora annunciamo la presentazione di emendamenti alla spending review in discussione al Senato, finalizzati a spostare gli investimenti dagli F35 ad iniziative di carattere sociale”.

Il legno storto non si raddrizza: emanati i decreti sulle rinnovabi

Il punto a mio parere è che, sia con il V conto energia sul fotovoltaico, con gli assurdi registri, sia con il decreto non fv, di nuovo con registri e aste, si è scelto un meccanismo che non promuove anzi ostacolerà  lo svilpuppo di un settore che invece andava acccompagnato con dolcezza per quel breve tratto che lo avrebbe portato alla grid parity e quindi a nessun incentivo.

Si è scelta una strada diversa e questo è un errore grave sia perché perdiamo tempo nei confronti con i nostri competitori internazionali, sia – ancor più triste – perché il settore delle rinnovabili svolgeva funziona anticiclica importante in fase recessiva e ora invece rischia di essere effetto moltiplicatore della stessa con le tante annunciate richieste di cassa intergazione.

Oggi, con la speranza che nonostante le scelte di una politica , che si è rivelata ancora una volta inadeguata a cogliere le opportunità  del cambiamento, il settore riesca comunque a sopravvivere, crediamo si debba lavorare da subito per un quadro nuovo di regole che già  dal prossimo anno, con la nuova legislatura, permetta la diffusione delle rinnovabili attraverso la rivoluzione della rete e consenta che le fonti del futuro possano da subito esprimere tutte le loro potenzialità .

Intanto nelle prossime settimane cercheremo di evitare che anche sulle termiche il risultato sia analogo

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