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Parchi: prima di lasciare da Prestigiacomo nomina di parte

Imposte dimissioni a commissario Parco Cinque Terre per piazzare suo uomo

“Mentre la nave del governo Berlusconi fortunatamente affonda il ministro dell’Ambiente Prestigiacomo cerca di piazzare in extremis un suo uomo come commissario del Parco delle Cinque Terre. Una brutta pagina di cattiva politica, che ci auguriamo venga rapidamente rimangiata”. Lo dicono i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, dopo le dimissioni dell’attuale commissario Aldo Cosentino imposte “manu militari” dal ministro.
“Il parco delle Cinque Terre – aggiungono i senatori del Pd –  merita di più di un qualunque notabile di partito messo a guidarlo come commissario da un ministro con le valige in mano. Vogliamo sperare che anche sulla base delle reazioni giustamente indignate della regione Liguria Stefania Prestigiacomo torni sui suoi passi, evitando di concludere la sua esperienza da ministro dell’ambiente con un atto formalmente e sostanzialmente indecente” – concludono i parlamentari del Pd.

Elettrosmog: Governo non tolga limiti per cellularie I-pad

Interrogazione di Casson, Vita e Ferrante a ministri Ambiente e Salute

Sulla tutela della salute umana dai campi elettromagnetici, dovuti ai cellulari, agli smart-phone e agli I-Pad, la bozza del decreto sviluppo comporterebbe un ritorno indietro, peggiorerebbe la normativa vigente. E’ quanto denunciano i senatori del Pd Felice Casson, vicepresidente del gruppo al Senato, Vincenzo Vita e Francesco Ferrante che, anche in seguito a un servizio di “Repubblica”, hanno rivolto un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e della Salute Ferruccio Fazio, in cui chiedono di “cancellare dal testo del decreto, mai presentato ma circolato in bozza, le pericolose norme che contiene”.
“Il decreto sviluppo – spiegano i senatori del Pd nell’interrogazione – detta le disposizioni per l’immissione sul mercato delle apparecchiature terminali per la telecomunicazione come cellulari, smart-phone e I-Pad, chiarendo che non sarebbero più soggette ai limiti di esposizione ai campi elettromagnetici disposti dal dpcm attuativo della legge quadro del 2001 varata dal centrosinistra. Ma non è finita, i valori di esposizione ai campi elettromagnetici consentiti per balconi, terrazzi, cortili e lastricati solari sarebbero di molto superiori a quelli della normativa vigente e sarebbe molto più agevole realizzare grappoli di antenne plurigestore, anche a ridosso delle abitazioni. Altra pericolosa deriva al principio di precauzione è data dal fatto che gli obiettivi di qualità , prescritti per le aree intensamente frequentate, non si calcolerebbero più ogni 6 minuti, ma come media statistica nell’arco delle 24 ore, e potrebbero così verificarsi bruschi innalzamenti dei valori dell’elettrosmog. E’ chiaro dunque – sottolineano i senatori del Pd – che queste modifiche alla normativa vigente in materia di inquinamento elettromagnetico sono pericolose per la salute e devono essere cancellate dal decreto”.

Carceri: video su morte Saidou Gadiaga conferma nostri sospetti

“Il Governo riferisca subito in Parlamento”

“Il video sulla morte del cittadino senegalese Saidou Gadiaga  messo in rete da Repubblica.it mostra gli ultimi terribili minuti di una persona che muore in uno stato di profonda sofferenza e senza che le sia prestata la dovuta assistenza. Un anno fa chiedemmo al ministro della Giustizia con un’interrogazione parlamentare di fare luce sulla vicenda, ma la richiesta è stata ignorata: ora le immagini confermano drammaticamente i sospetti e le perplessità  dell’epoca”. Lo dice il senatore del Pd Francesco Ferrante.
“Chiedo di nuovo al ministro della Giustizia e al ministro della Difesa – sottolinea Ferrante – di riferire sull’esatta dinamica dei fatti che hanno preceduto la morte di Gadiaga, specialmente sul motivo per il quale una persona che aveva mostrato un certificato medico attestante il proprio stato asmatico sia stata tenuta per 36 ore in una cella fredda, senza riscaldamento, e perché il personale di piantone non sia intervenuto immediatamente dopo la richiesta di aiuto, che si è protratta per diverso tempo. Occorrono nuove indagini, per mettere a confronto quanto dichiarato dai militari, che collocano il decesso di Gadiaga in ospedale, mentre sia un testimone che l’autopsia affermano come, all’arrivo dell’autoambulanza, fosse già  deceduto. Sono interrogativi gravi sulla condotta di chi aveva in custodia il cittadino senegalese – conclude Ferrante – morto in una cella solo perché sprovvisto del permesso di soggiorno”.

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