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Shoah: sostenere Museo di Assisi, città  diede importante contributo contro deportazioni

“La città  di Assisi e i suoi cittadini diedero un profondo contributo contro la persecuzione ebraica durante la seconda guerra mondiale, e il museo contribuisce a tenere viva questa tragica memoria, a non dimenticare quegli anni bui, ma anche a rendere il giusto onore a chi si oppose a quella barbarie.” Così il senatore del Pd Francesco Ferrante, che è intervenuto stamane presso il Museo della Memoria di Assisi, per un’iniziativa nell’ambito della’Giornata della Memoria’. 

 

“Intendo esprimere- continua Ferrante –  un grande apprezzamento per l’opera del Museo di Assisi e per quanto sta facendo la sua curatrice, Marina Rosati, grazie ai quali stamattina è stata ascoltata la preziosa e toccante testimonianza del signor Mario Limentani, sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti. La piccola città  di Assisi annovera ben cinque concittadini che hanno rischiato la loro vita per salvare gli ebrei durante l’Olocausto, riconosciuti come Giusti, e dunque il museo rende onore anche a loro. 

Mi auguro – conclude Ferrante –  che ci sia il massimo sostegno all’attività  del Museo, e che si colleghi in maniera organica a quanto viene portato avanti a livello nazionale per tenere viva la memoria e il monito della Shoah.” 

Costa: appurare responsabilità  armatore

“Incidenti impongono verifica regole e responsabilita’  delle compagnie”

“Ci auguriamo che non appena scemerà  il clamore mediatico suscitato dalla tragedia del Giglio, e l’inchiesta individuerà  cause e colpe precise, si possa affrontare con lucidità  la questione delle responsabilità   e delle regole per gli armatori”. Lo dice il senatore del Pd Francesco Ferrante.
“La ricerca quasi spasmodica dell’unico colpevole del disastro della Costa Concordia – continua Ferrante –  non deve far dimenticare le responsabilità  dell’armatore, che sebbene tenti di sminuire, era a conoscenza della pratica dell’inchino, considerato probabilmente un ingrediente irrinunciabile delle crociere che solcano i nostri mari tutti i giorni. Ci si domanda poi se la Costa abbia fatto pressioni indebite per far tornare la nave danneggiata in porto, perdendo tempo che si sarebbe rivelato prezioso. Ricordiamo che sempre di fronte alle coste della Toscana – continua Ferrante –  un armatore ha chiesto al proprio comandante di andare oltre i suoi  compiti: sto parlando di quanto è  accaduto all’Eurocargo Venezia della Grimaldi, che ha perso il suo carico di fusti tossici nel Tirreno, dopo aver affrontato un mare forza nove. Occorrerà  poi considerare quali sono le effettive condizioni di lavoro dei marittimi, che provengono ormai in gran parte da paesi con una bassa tutela del lavoro e per i quali si pongono questioni come salvaguardia della salute, sicurezza, precarietà , sfruttamento. E’ da verificare, insomma – conclude Ferrante –  che in mare non avvenga quanto accade già  sulle autostrade con lo sfruttamento dei guidatori dei Tir, che mette a repentaglio la sicurezza dei lavoratori e quella dei cittadini”.

Nel decreto liberalizzazioni non ci sarà  norma su semplificazione trivellazioni

NORMA NON C’E’ E NON CI SARA’. SAREBBE STATO SUICIDIO PAESE. 

La paventata norma ‘sblocca trivelle’ che avrebbe dovuto ridurre a 5 miglia la zona d’interdizione per le prospezioni petrolifere dalle originali 12, aprendo poi alla ‘libera prospezione e coltivazione di idrocarburi’, nel pacchetto liberalizzazioni “non c’e’ e non ci sara’”. Lo conferma il senatore Pd Francesco Ferrante, responsabile democratico per le Politiche relative ai cambiamenti climatici, dopo un colloquio con il ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
Per Ferrante “l’ipotesi di mettere nel pacchetto di liberalizzazioni quel tipo di misura sarebbe stato il suicidio del paese”. Pero’, aggiunge, “ho parlato con Clini che ha confermato” che la ‘trivella libera’ non ci sara’, “smentendo l’ipotesi” in circolazione: smentita della quale “siamo molto lieti”, conclude il senatore Ecodem Pd.

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