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Api: serve stop definitivo a utilizzo pesticidi neonicotinoidi. Sono inutili e dannosi

“Si impedisca una volta per tutte  la moria delle api causata dall’uso dei pesticidi neonicotinoidi.

Non c’è alcuna ragione di limitarsi a prorogare per l’ennesima volta la moratoria o peggio ancora fare marcia indietro sul divieto di utilizzo dei neonicotinoidi, i Ministri competenti ne vietino invece in maniera definitiva l’autorizzazione all’impiego, mettendo così per sempre fuori legge i prodotti fitosanitari contenenti i principi attivi letali per le api.”

Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, che continua – “L’Unione nazionale degli apicoltori italiani (Unaapi) ha più volte ribadito in questi anni  ai Ministri competenti che tutte le prove di campo e di laboratorio hanno dimostrato che i concianti neonicotinoidi del mais sono terribilmente tossici sia al contatto immediato che nel tempo. All’effetto devastante sulle api si somma la sostanziale inutilità  agronomica. I danni parassitari al mais, infatti sono facilmente contenibili con la vecchia ed efficace pratica della rotazione. Nel 2010 i danni provocati dall’insetto nordamericano che si nutre del mais hanno toccato solo, grazie alla rotazione, lo 0,01 dell’intera superficie coltivata con questa coltura.

Mancano pochi  giorni alla scadenza del 30 giugno della moratoria, ma non si conosce ancora la volontà  politica dei ministeri interessati, pertanto questa indecisione sta causando un giustificato allarme da parte delle associazioni, tra le quali Legambiente, e della cittadinanza, in quanto qualora non venisse ritirata definitivamente l’autorizzazione d’uso, si permetterebbe alle aziende agricole di poter utilizzare semi conciati con i pesticidi neonicotinoidi.

Sarebbe un grave danno alla salute e all’ambiente, oltre che un duro colpo ad un comparto del Made in Italy, che interessa 50 mila apicoltori con un fatturato annuo di 60 milioni di euro” – conclude Ferrante.

Legge stadi: testo attuale é indecente, se passa alla Camera ci batteremo in Senato per modifiche

“Così com’è la legge sugli stadi è indecente, rappresenta un via libera a realizzare interi quartieri in deroga agli strumenti urbanistici e ai vincoli paesaggistici e archeologici. Se la Commissione Cultura in sede legislativa lo approverà  nella versione attuale, faremo di tutto perché il Senato lo modifichi radicalmente”.

E’ quanto dichiarano il senatore Pd Roberto Della Seta, capogruppo in Commissione Ambiente, e il suo collega Francesco Ferrante anche lui del Pd. “L’Italia – affermano i due parlamentari ecodem – forse ha bisogno di stadi più moderni, ma questo non può diventare il pretesto per consentire la realizzazione di grandi strutture commerciali e residenziali fuori dalle previsioni dei piani regolatori e magari, come chiede qualche presidente di società  di calcio, in aree di pregio naturalistico o archeologico. Se dalla Camera la legge uscirà  nel testo attuale, in Senato faremo di tutto per ottenere che vanga sostanzialmente cambiata”.

Libia: Ministro Cancellieri renda noto accordo del 3 aprile

GRAVE SE CONFERMATA DENUNCIA AMNESTY SU RESPINGIMENTI SENZA PROTEZIONE UMANITARIA

“Il Ministro dell’Interno Cancellieri dica se corrisponde al vero quanto denunciato dall’associazione umanitaria Amnesty International su un presunto accordo per fermare i migranti in partenza per l’Italia.

Le notizie ufficiali in merito all’accordo del 3 aprile sottoscritto dal Cnt libico e dal Governo italiano sono molto generiche, mentre occorre sapere se questa intesa dà  all’Italia, come sostiene Amnesty, la facoltà  di respingere i migranti e rispedirli in Libia senza alcuna forma di protezione umanitaria.”

Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che hanno presentato un’interrogazione parlamentare urgente al Ministro dell’Interno.

“E’ del tutto evidente – aggiungono i parlamentari –  che se questa denuncia risultasse fondata, ci troveremmo di fronte ad una palese violazione della Convenzione europea sui diritti umani. La stessa Amnesty ha ricordato l’altissimo prezzo pagato alla scelta, compiuta in particolare dall’Italia, dei respingimenti in mare: nel 2011 almeno 1500 tra uomini, donne e bambini sono annegati nel Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere l’Europa. E’ dunque quanto mai urgente – concludono i senatori del Pd –  che i termini dell’accordo del 3 aprile vengano resi  noti.”

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