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Puliamo il mondo di Legambiente con la comunità  sikh nel Parco del Circeo

200 I CITTADINI SIKH ALLA GRANDE GIORNATA DI VOLONTARIATO AMBIENTALE ORGANIZZATA DA LEGAMBIENTE

FONDAZIONE INTEGRA/AZIONE: “LA CURA DEL TERRITORIO àˆ DA SEMPRE DI CHI LO ABITA”

Il 30 settembre la comunità  sikh di Sabaudia, una delle più grandi d’Italia, insieme alla Fondazione IntegrA/Azione e al Circolo Larus di Legambiente partecipa all’edizione 2012 di Puliamo il Mondo di Legambiente con un appuntamento che coniuga cura del territorio e del paesaggio con arricchimento interculturale.

Circa 200 sikh, fianco a fianco con volontari italiani, realizzeranno una minuziosa pulizia dei giardini del Residennce “Bella Farnia”, nel cuore del Parco nazionale del Circeo, dove vive la maggioranza della comunità  sikh pontina.

Un angolo verde lasciato al degrado che gli abitanti della zona, in maggioranza lavoratori e braccianti provenienti per lo più dal Punjab (Nord-India), vorrebbero riportare a nuova vita per utilizzarlo come campo da gioco per il cricket, sport tradizionale indiano.

L’area ripulita con la giornata di volontariato sarà  subito vissuta dalla comunità  per una partita di Cricket, al fine di rafforzare da subito un utilizzo ambientalmente compatibile, anche per una sua corretta manutenzione.

Una giornata di impegno e volontariato che vedrà  lavorare fianco a fianco cittadini italiani e indiani per riconsegnare a tutti gli abitanti di Sabaudia un’area tanto bella quanto lasciata all’incuria.  Un appuntamento importante non solo perché rappresenta, come il volontariato in genere, un’azione sociale positiva e di responsabilità  individuale. L’iniziativa infatti promuove la costruzione di una concreta integrazione e di una solidarietà  sociale che andrebbero constantemente incoraggiate.

A seguire nella giornata, presso l’Auditorium del Parco nazionale del Circeo si terrà  la tavola rotonda dal titolo “Nel cuore del parco un laboratorio virtuoso di integrazione” con la partecipazione di esponenti delle comunità  sikh, amministratori, autorità  e associazioni.

 

Data dell’evento: 30 settembre
Luogo pulizia: Residence Bella Farnia, località  Bella Farnia, frazione di Sabaudia. Via Litoranea.

 

ore 11.00 – inizio pulizia dell’area

0re 11:30 – avvio partita di Cricket

ore 12:30 – pranzo con la comunità  sikh
ore 15:00- tavola rotonda presso l’auditorium  del Parco del Circeo 

Sviluppo: in Italia energia troppo cara per piccole e medie imprese

OCCORRE MIX RINNOVABILI E GAS. AGEVOLAZIONI A INDUSTRIA ENERGIVORA ECCESSIVE

 

“Il calo di produttività  dell’industria italiana degli ultimi anni  è drammatico e tra i vari fattori che originano questa situazione c’è senza dubbio anche l’alto costo che alcun imprese devono pagare per l’energia.

Stupisce che però vi sia sui media, per ignoranza o perché suggeritore interessato, chi ancora indica nelle fonti fossili, anche le più inquinanti, la via per  diminuire il gap energetico italiano, affossando l’energia del futuro, prodotta dalle rinnovabili.”

Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile energia e politiche relative ai cambiamenti climatici del Pd.

 

“Le cifre tendenziose che vengono utilizzate per rappresentare gli incentivi al fotovoltaico e relativi costi fanno pensare – continua Ferrante – che a volte quando il dito indica la luna, lo sciocco guarda il dito: il costo in borsa più alto in Italia  che in Germania e nel resto della Ue, circa 75 euro/ MWh contro 50,  non c’entra nulla con le rinnovabili e dipende piuttosto dal fatto che il gas in Italia si paga circa il 25% in più che nel resto d’Europa.

I grandi consumatori di energia in Italia, Burgo, Riva, Ilva, Colacem, Marcegaglia pagano meno dei loro concorrenti tedeschi: circa 114 euro a Mwh contro 137 . In particolare Alcoa ha pagato l’energia la metà  del prezzo quotato in borsa e circa un quarto di quanto pagano gli stabilimenti in Germania.

E questa situazione di favore i cittadini italiani la pagano in bolletta da molti anni.”

 

“In questo quadro – aggiunge Ferrante –  non ha davvero senso continuare a buttare la croce addosso ai costi delle rinnovabili che a fronte di incentivi certamente rilevanti hanno avuto il merito di creare un settore dinamico, con un alto tasso di occupazione, oltre ad aver abbassato il prezzo dell’elettricità  specie nelle ore centrali della giornata.

Sono piuttosto le piccole e medie imprese, il tessuto economico italiano per eccellenza, a pagare troppo l’energia, in confronto ai loro competitori esteri.

Ma il gap italiano si annida nel deficit di infrastrutture per la fornitura del gas e nella rete energetica ancora inadeguata, che  va implementata rapidamente: basti pensare – conclude Ferrante –  che quando finalmente avremo il  cavo che collega la  Sicilia al continente risparmieremo 1mld di euro l’anno.”

 

Fiat: Marchionne anti-italiano? Della Valle e Romiti dicono quello che pensano maggioranza italiani

“Della Valle e Romiti non fanno che dare voce all’idea di gran parte degli italiani pensanti: Marchionne è di fatto un anti-italiano, e le scelte di Fiat in questi anni di crisi mostrano il più totale disprezzo per gli interessi del nostro Paese”. E’ quanto dichiarano i senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante commentando le dichiarazioni dell’imprenditore marchigiano e di Cesare Romiti. “Fino ad oggi – affermano i due parlamentari ecodem – Marchionne ha goduto, anche dentro la sinistra, di troppa, davvero troppa compiacenza. Ma la realtà  è quella impietosamente descritta da Della Valle e Romiti: mentre tante imprese italiane faticano e spesso si reinventano nel segno della qualità  e dell’innovazione per contribuire a dare un futuro degno ai loro lavoratori e a tutta la nostra economia, l’amministratore delegato di Fiat con dietro gli azionisti di riferimento ha rinunciato a fare l’unica cosa che dovrebbe, progettare automobili innovative e magari non bruttissime, e segue logiche del tutto estranee all’interesse nazionale. Interesse di un Paese, anche questo è bene ricordarlo, che ha dato alla Fiat ogni genere di privilegio e quantità  immense di risorse pubbliche”.

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