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Ambiente: per Pd e centrosinistra spazio immenso tra conservatorismo Passera e populismo Grillo

“Su ambiente e green economy c’è uno spazio politico immenso tra il conservatorismo di Passera, che in dodici mesi di governo Monti ha fatto di tutto per difendere le lobby dell’energia fossile eà€€per penalizzare le imprese dell’energia pulita,à€€e il populismo di Grillo. Se il Pd e il centrosinistra sapranno occuparlo con proposte credibili e poi, auspicabilmente, con un’azione di governo innovativa e coerente, questoà€€può diventare un tratto distintivo dei progressisti italiani e uno degli assi principali di efficaci politiche anticrisi”.E’ quanto affermano i senatori ecodem del Partito democratico Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.

“L’ambienteà€€oggi non è soltanto un valore e un bisogno sociale sempre più importante per milioni di elettori. E’ anche un’arma formidabile contro la crisi economica, come dimostrano i successi ottenuti malgrado la recessione da migliaia di imprese italiane che hanno investito e scommesso sulla green economy, dall’energia alla chimica verde al riciclaggio dei rifiuti. Gli esempi di questa funzione anticiclica dell’economia verde sono tanti e sono importanti: tra i più vistosi vi sono i 2 milioni di cantieri aperti grazie agli ecoincentivi per le ristrutturazioni degli edifici, introdotti a suo tempo dal Governo Prodi,à€€o la riconversione del polo chimico di Porto Torres che vede protagonista un campione nazionale della chimica verde come Novamont insieme alla nostra più grande multinazionale”.

“Fino ad oggi la politica, quella di Berlusconi ma ancheà€€quella dei tecnici alla Passera – concludono gli esponenti pd – non ha minimamente colto questaà€€straordinaria opportunità : la nostra speranza e il nostro impegno è che essa sia invece centrale nel profilo con cui il Partito democratico si presenterà  agli elettori e nelle scelte che metterà  in campo quando, come speriamo, assumerà  un ruoloà€€ centrale di governo”.

Bene la parte green dell’agenda Monti, ma se affidata a Passera diventa grigio scuro

“Sull’importanza sociale ed economica dell’ambiente, l’agenda Monti dice cose interessanti e largamente condivisibili, ma tra le parole e le politiche la differenza la fanno le persone e se il ‘green’ di Monti sarà  affidato a ministri come Corrado Passera, il verde d’incanto diventerebbe grigio scuro, come il petrolio”. E’ quanto dichiarano i senatori ecodem del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante. “Noi restiamo convinti che il governo Monti abbia fatto bene all’Italia, l’abbia salvata dal precipizio pur al prezzo di scelte pesanti e anche impopolari. Ma se c’è un campo dove l’azione dell’esecutivo è stata deludente, questo campo è rappresentato proprio dalla ‘green economy’ e in particolare da molte scelte negative del ministro dello sviluppo:

Passera non ha stabilizzato gli ecoincentivi per le ristruturazioni edilizie, anzi li ha svuotati nonostante l’impegno del Pd in Parlamento per difenderli; ha sovraccaricato di burocrazia, lacci e lacciuoli le regole per promuovere le energie rinnovabili, con ciò penalizzando migliaia di imprese italiane; si è battuto per disseminare l’Italia, mare e aree protette compresi, di improbabili pozzi per l’estrazione di petrolio. Ecco, se Monti volesse davvero apparire credibile nell’intenzione di dare una mano di ‘green’ alla sua prospettiva di governo, curi sì i programmi ma rifletta sugli errori commessi in quest’anno di governo e faccia attenzione a chi saranno gli esecutori delle sue ambizioni ‘verdi’”.

Ambiente: varato dal Senato aggiornamento Legge Parchi

PIU’ POTERI DI CONTROLLO A CHI GOVERNA LE AREE PROTETTE E ASSOCIAZIONI AGRICOLE COINVOLTE NELLA GESTIONE” 

 

“E’ un premomoria importante perla prossima legislatura, che rafforza i poteri di governo delterritorio dei parchi italiani e li rende più radicati nelle realtà sociali ed economiche dei territori”. I senatori Pd RobertoDella Seta e Francesco Ferrante commentano così l’approvazione daparte del Senato nell’ultimo giorno di legislatura delle norme diaggiornamento della Legge quadro sulle aree protette. “La Leggesui parchi ha più di vent’anni. E’ stata e rimane un’ottima legge,grazie alla quale l’Italia è diventata uno dei Paesi con la piùalta percentuale, oltre il 10%, di territorio protetto. Le nuovenorme introducono però innovazioni importanti, in particolare per learee protette marine, equiparate ad un parco nazionale, e per tutti iparchi nazionali: si stabilisce che la scelta dei presidenti spettain ultima istanza al Governo, così evitando che le Regioniinteressate possano opporsi sine die alle nomine proposte e riducendoil rischio di lunghi commissariamenti che condannano i parchiall’inazione; si snelliscono i comitati direttivi, confermando lapresenza di rappresentanti delle associazioni ambientaliste eprevedendo l’ingresso di esperti indicati dalle associazioniagricole: novità  questa di grande rilievo, visto che in Italia labiodiversità  da tutelare è molto spesso legata a doppio filo conl’attività  agricola; si ribadisce il divieto di caccia e vienericondotto all’iniziativa degli enti parco, previo parereobbligatorio e vincolante dell’Ispra, il controllo faunistico anchenelle aree contigue; infine, si prevede che per tutte le attività economiche consentite nei parchi che comportano un ‘prelievo’ dicapitale naturale, dalle captazioni idriche alle attività estrattive, vada versata una “royalty” all’ente parco.Toccherà  al prossimo Parlamento ridiscutere ed eventualmenteapprovare in via definitiva questa riforma, noi siamo convinti cheessa segni la via giusta per fare sempre di più dei parchi italianipresìdi di biodiversità  e volani di sviluppo sostenibile”. 

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