Lettera aperta sulla Sicilia: no alla candidatura di Crisafulli

Al Segretario Nazionale del Partito Democratico Pierluigi Bersani
Al Segretario Regionale Siciliano del Partito Democratico Giuseppe Lupo
 
Caro Bersani, caro Lupo,vi scriviamo a proposito dell’eventualità  che il Partito Democratico candidi a Sindaco di Enna il Senatore Mirello Crisafulli.

Questa scelta appare in totale, irriducibile contrasto con ciò che il PD dovrebbe essere ed è nato per essere: un grande partito popolare impegnato per cambiare in meglio l’Italia, nel segno della partecipazione democratica e di un autentico progresso.

Di questo sforzo è parte integrante, e prioritaria, l’impegno per la legalità , contro le mafie, per una politica che in particolare nel Sud metta al bando non solo ogni relazione con i poteri criminali, ma anche le vecchie pratiche del clientelismo e di rapporti di scambio con gli interessi economici.   

E’ di banale evidenza che la candidatura di Mirello Crisafulli a Sindaco di una città  capoluogo della Sicilia, sarebbe la negazione di tale vocazione e sarebbe un’offesa alla memoria di quanti, da Pio La Torre a Piersanti Mattarella, hanno pagato con la vita questa stessa speranza. Come risulta inoppugnabilmente da indagini della Magistratura, Crisafulli ha intrattenuto legami non episodici con il boss della mafia Raffaele Bevilacqua, e incontrandolo quando questi era già  stato arrestato e condannato per mafia ha discusso con lui di appalti da assegnare e imprese da favorire. A Bevilacqua, tra l’altro, Crisafulli ebbe a dire nell’occasione, riferendosi a imprese che ambivano ad ottenere appalti pubblici: “Se vogliono quel lavoro devono battere un colpo, e devono batterlo forte”. Il fatto che tale relazione sia stata ritenuta dai giudici  penalmente irrilevante, non ne sminuisce la gravità  sul piano dell’etica pubblica e non toglie che essa qualifichi il Senatore Crisafulli come del tutto inadatto a rappresentare a così alto livello il Partito Democratico in Sicilia e ancora di più, domani, a governare una città  siciliana.

Siamo sicuri che le nostre preoccupazioni sono condivise da tanti che ogni giorno si battono per un Sud e per una Sicilia liberati dal giogo soffocante e umiliante delle mafie, e da tanti che aspettano dal Partito Democratico un sostegno deciso e senza ombre in questa battaglia. Forti di questa convinzione, vi rivolgiamo un appello pressante perché impediate che nelle elezioni di Enna il vostro, il nostro partito candidi a sindaco Mirello Crisafulli. 

Giuseppe Arnone

Roberto Della Seta

Francesco Ferrante

Angelo Lomaglio

Giuseppe Lumia

Ermete Realacci

Conferenza sul Clima a Perugia

POLITICA ENERGETICA CENTRATA SU RINNOVABILI PUO’ ESSERE SPINTA A ECONOMIA UMBRIA

 

“Negli ultimi due anni  anche il nostro paese si è messo in moto sul fronte delle rinnovabili. Abbiamo registrato l’istallazione di oltre 1000 Mw di fotovoltaico e ormai più 6 TWh sono prodotti con il vento: nel 2009 un Kwh su quattro prodotto in Italia proveniva da fonti rinnovabili. Ciononostante siamo ancora distanti da paesi come la Spagna e la Germania, ed è per questo che è fondamentale che il prossimo sviluppo di queste fonti, che dovrà  continuare ad essere impetuoso, sia regolato con attenzione, in modo da poterlo mantenere in equilibrio con lo straordinario patrimonio costituito dal nostro paesaggio, senza ripetere vecchie strade e vecchi errori che hanno consentito un consumo del nostro territorio intollerabile e devastante.” Lo ha ha dichiarato il senatore Francesco Ferrante, della Commissione ambiente, territorio e beni ambientali del Senato, tra i relatori dell’incontro workshop “Un nuovo paesaggio per l’autonomia energetica”, tenutosi oggi nell’ambito della Conferenza internazionale sul Clima “Local Solutions for Change oragaizza da Cliamte Alliance a Perugia . 

“Una politica energetica incisiva e duratura – continua Ferrante –  centrata sul risparmio e l’efficienza energetica e sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, è strategica da tanti punti di vista: la riduzione delle emissioni inquinanti, la tutela dell’ecosistema globale, un sistema energetico più sicuro perché meno dipendente da fattori esterni, la riduzione dei prezzi al consumo tramite un’offerta più ampia e una domanda che non sia più una variabile indipendente, contribuendo a creare un mercato di tecnologie avanzate che può dare una spinta non secondaria all’economia del nostro Paese. In questa sfida l’Umbria può giocare un ruolo da protagonista cogliendo le opportunità  offerte dalle nuove tecnolgie e basandosi anche sulle esperienze imprenditoriali più avanzate e lungimiranti nate qui.”

Clima: con mozione della maggioranza per l’Italia ennesima figuraccia

“La mozione del Pd è un tentativo per evitare al nostro Paese e a questo Senato di fare un’ennesima figuraccia a livello internazionale. Oggi infatti la maggioranza propone di votare una mozione inapplicabile da qualsiasi governo, dopo aver fatto approvare qualche mese fa un’altra mozione che ha reso ridicolo il Paese, ed anche il Senato, agli occhi del mondo. Quella è stata infatti l’unica mozione, a mia conoscenza, in cui un Parlamento a livello mondiale metteva nero su bianco la teoria negazionista per cui i cambiamenti climatici non esistono e semmai hanno effetti benefici. Oggi la mozione presentata dal senatore D’Alì fa un passo avanti: almeno ammette che i cambiamenti climatici sono in atto, ma i colleghi della maggioranza chiedono al governo di non tenerne conto e di impugnare l’impegno preso dal nostro governo a livello europeo di rispettare l”Accordo del 20-20-20′, ovvero l’obiettivo di ridurre del 20 per cento le emissioni di anidride carbonica, di aumentare del 20 per cento l’efficienza energetica e di produrre il 20 per cento di energia da fonti rinnovabili entro il 2020. Nel mondo sta accadendo esattamente il contrario”. Lo ha detto il senatore del Pd Francesco Ferrante nell’aula del Senato, illustrando la mozione del proprio gruppo sui cambiamenti climatici.
“Nel mondo – prosegue Ferrante – sta accadendo esattamente il contrario di quanto richiesto dalla mozione della maggioranza, specie i nostri più vicini e competitori Paesi europei vanno nella direzione opposta. La Germania ad esempio ha deciso di andare, nel proprio interesse, ben oltre e di ridurre le emissioni del 40 per cento. Il ministro Prestigiacomo, che non si vede mai in quest’aula, non è venuta neppure oggi. E mi dispiace, perché le toccherà  fare esattamente il contrario di quanto fanno i suoi colleghi nei governi di Germania e Francia, che pure non sono di sinistra, e persino di ciò che propone il leader dei conservatori in Gran Bretagna.  Siamo al paradosso – ha concluso Ferrante – per cui la maggioranza italiana di centrodestra si conferma come l’unica forza politica a livello mondiale che continua a combattere contro provvedimenti sulla green economy, sulle fonti rinnovabili e sull’efficienza energetica che non solo sarebbero favorevoli all’ambiente e alla salute del nostro pianeta, ma potrebbero essere un’utilissima leva per combattere la crisi economica in atto”.

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