Carceri: cos’altro deve accadere perché il Governo intervenga?

“Situazione desolante, Esecutivo emani decreto e venga in Parlamento per impegni concreti”.

“Di fronte al 22° suicidio in carcere dall’inizio dell’anno, per di più di un altro ragazzo, siamo davvero senza parole. Non si può rimanere fermi davanti a quella che è diventata una lugubre contabilità . Ormai siamo di fronte, purtroppo, a una situazione desolante di continue morti annunciate, vista la situazione drammatica, ai limiti dell’umanità , delle prigioni. Eppure con tutta evidenza al governo per intervenire non sono sufficienti le  denunce e le ripetute  richieste dei parlamentari, gli scioperi della fame, le interrogazioni. Cos’altro deve accadere perché l’Esecutivo intervenga?”. Lo dice il senatore del Pd Francesco Ferrante.
“Secondo la Comunità  di Sant’Egidio nel 2009 i detenuti sono diventati 65.067, il numero più alto numero registrato nella storia della Repubblica – spiega Ferrante – Ciò vuol dire che in ogni istituto di pena ci sono molti più reclusi della reale capienza, e infatti le carceri più affollate sono quella di Milano San Vittore, dove sono presenti il 57 per cento dei detenuti in più; il Dozza di Bologna che contiene il 139 per cento dei prigionieri in più; Rebibbia di Roma, con il 78 per cento dei detenuti in più; Poggioreale a Napoli e l’Ucciardone a Palermo, con quasi il 40 per cento di prigionieri in più. E’ chiaro che la situazione è esplosiva. Vorremmo sapere che fine ha fatto il decreto contro l’affollamento che il Presidente del Consiglio in persona aveva promesso e cosa aspetta il governo a venire in Parlamento per affrontare concretamente una questione che ha superato da tempo l’urgenza”.

Ogm: annunciata semina mais in Friuli, Maroni intervenga

“Due organizzazioni di agricoltori, Agricoltori federati e Movimento libertario, hanno dichiarato alla stampa di volere iniziare il prossimo 30 aprile la semina di mais modificato sul suolo italiano, in provincia di Pordenone: a salvaguardia della salute pubblica e per il rispetto di un decreto interministeriale che pone un paletto ineludibile alla coltivazione di Ogm è assolutamente necessario che il ministro dell’Interno si attivi al fine di prevenire e evitare un atto illegale”. Lo dice il senatore del Pd Francesco Ferrante, preannunciando in merito un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno.
 “Dopo aver appreso dell’intenzione da parte delle due associazioni di effettuare un atto illegale e potenzialmente dannoso per la salute pubblica  – spiega Ferrante – ho personalmente avvertito il Prefetto di Pordenone, il quale con solerzia mi ha comunicato che verrà  investita della questione la Digos. L’atto illegale preannunciato da questi due gruppi può inoltre costituire un problema di ordine pubblico:considerando  la diffusa avversione nell’opinione pubblica, nelle associazioni ambientaliste e nel mondo agricolo, per gli alimenti geneticamente modificati, il rischio che una contrapposizione tra opposte fazioni possa travalicare i limiti del civile confronto non è da escludersi. Il recente decreto interministeriale, firmato dai ministri dell’Agricoltura, della Salute e dell’Ambiente, ha messo nero su bianco l’impossibilità  di coltivare Ogm sul suolo italiano, e dunque – conclude ferrante –  ogni atto di forza ostacola un confronto sereno e proficuo sulla valorizzazione del settore agroalimentare italiano, che ha bisogno di essere valorizzato in virtù della sua specificità ”.

Crisafulli: una candidatura non formalmente illegittima ma politicamente indecente

“Il tema per noi non è stabilire se a norma dello Statuto del Pd Crisafulli possa candidarsi a sindaco di Enna: formalmente questo è possibile. Il tema è molto più grave e investe non la Commissione di Garanzia ma l’intero gruppo dirigente del Pd: si tratta di decidere se una persona che ha indiscutibilmente intrattenuto relazioni ripetute con capomafia possa rappresentare un partito che in tutti i suoi documenti costitutivi dichiara di considerare l’impegno per la legalità  e la lotta alle mafie una priorità  assoluta” – è quanto hanno dichiarato i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante dopo essere stati ascoltati dalla Commissione di Garanzia del Pd in merito alla lettera aperta al segretario nazionale Bersani e al segretario siciliano Lupo, firmata insieme all’on. Realacci, al senatore Lumia e agli esponenti del Pd siciliano Arnone e Lomaglio, in cui chiedevano che non sia Crisafulli il candidato del Pd a sindaco di Enna. 

“E’ preoccupante – aggiungono i senatori del Pd – che una questione di così decisiva portata possa essere derubricata a controversia quasi burocratica, e ci auguriamo che la Commissione di Garanzia presieduta da Luigi Berlinguer voglia trattare la questione per ciò che è, una vicenda che interpella lo stesso carattere fondativo del Partito democratico.”

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