Maggioranza prepara nuovo condono edilizio, diventerebbe la finanziaria delle ecomafie

“Come previsto, la maggioranza si accinge a inserire nella Finanziaria a un nuovo condono edilizio, il terzo dell’era Berlusconi. Bisogna fermarli, sarebbe il via libera definitivo al saccheggio del paesaggio e un regalo da miliardi di euro per chi ha costruito illegalmente. Altro che risanamento dei conti pubblici: così diventerebbe la Finanziaria delle ecomafie”. Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, senatori Pd, intervengono sugli emendamenti al decreto Tremonti proposti da parlamentari del Pdl che introdurrebbero una nuova sanatoria edilizia: “L’Italia – affermano i parlamentari ecodem – ha pagato prezzi altissimi alla spirale abusivismo-condoni: coste devastate, migliaia di case tirate su senza regole in zone a rischio vulcanico e idrogeologico, mano libera alle ecomafie. Continuare su questa strada sarebbe un atto criminogeno e criminale e un ‘offesa insopportabile per milioni di cittadini onesti che hanno acquistato e costruito le loro case rispettando la legge, batta un colpo insieme al Pd chi nella maggioranza si oppone a regali e concessioni all’illegalità “. 

Prestigiacomo fuori dalla realtà 

“Governo ha messo ambiente in finanziaria tritatutto”“Viene da stropicciarsi gli occhi leggendo le affermazioni di oggi del ministro Prestigiacomo. Dichiarare che i tagli del governo non penalizzano

l’ambiente è un’affermazione francamente fuori dalla realtà : ma

dell’affossamento dei certificati verdi e della scomparsa degli incentivi a favore dei cittadini per incrementare il risparmio energetico il ministro dell’Ambiente se n’è accorto?”

Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile delle politiche per i cambiamenti climatici del Pd.

“Sono giorni che le associazioni di categoria e l’opposizione protestano a gran voce perché il Governo ha unilateralmente fatto un taglio totale sulle fonti rinnovabili attraverso l’ abolizione del ritiro da parte del GSE dei Certificati Verdi in eccesso, con un provvedimento retroattivo che colpisce aziende e lavoratori che migliorano il mix energetico nel nostro Paese.

E che dire poi aggiunge Ferrante – della scomparsa della detrazione del 55% in cinque anni per i cittadini che decidono di migliorare l’efficienza energetica della loro abitazione.Un taglio netto e via, si butta a mare quel giro di affari notevole, per il quale in tre anni ci sono stati ben 600mila interventi, ovvero un esempio di quella green economy che potrebbe essere un nuovo volano dell’economia in questo difficile periodo”.“Ci stupisca il ministro Prestigiacomo, rimetta l’ambiente nell’agenda del

Governo tirandolo fuori dal tritatutto della manovra finanziaria,

incominciando innanzitutto stralciando l’articolo 45 ristabilendo l’obbligo per il GSE di ritirare i certificati rimasti invenduti” conclude Ferrante.

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Manovra lacrime e sangue ma a Ministero Ambiente aumentano le poltrone

“Ai cittadini, specie agli impiegati della pubblica amministrazione, si impone una manovra lacrime e sangue, ma ai piani alti del Ministero dell’Ambiente è tutta un’altra musica, con la nomina di nuovi direttori generali che declassano altri già  presenti assumendone le funzioni e duplicando gli stipendi. Ci si domanda con che coraggio si possa in un periodo come questo dare un simile spettacolo, sperperando centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici”. Lo dichiarano i senatori del PD Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, preannunciando un’interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio.

“La scelta del ministro dell’Ambiente, avallata dal ministro della Funzione Pubblica, è in aperto contrasto tra l’altro con una precisa disposizione di legge che prevede che gli affidamenti a dirigenti non appartenenti al ruolo non devono andare a pregiudizio della posizione del personale già  presente e di ruolo, ed è finita nel mirino della Corte dei Conti. La magistratura contabile continuano i senatori del PD – non solo ha mosso rilievi sullalegittimità  delle nomine effettuate, ma ha addirittura ricusato la

registrazione dei decreti del presidente del Consiglio dei Ministri riguardanti l’interim di una direzione generale al già  segretario generale De Giorgi e gli incarichi dei nuovi direttori Storto, Grillo e Lupo.”

“Questa vicenda concludono Ferrante e Della Seta – è sintomaticadell’atteggiamento arrogante e predatorio del centrodestra

nell’amministrazione della cosa pubblica”.

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