Salvo il paesaggio, Governo costretto a reintrodurre autorizzazioni a difesa ambiente

“Grazie alla mobilitazione delle associazioni ambientaliste e all’impegno dell’opposizione il governo è stato costretto a escludere le autorizzazioni paesaggistiche e ambientali dalle norme della finanziaria sulla cosiddetta semplificazione burocratica (SCIA). àˆ una vittoria del buonsenso e una sconfitta di quanti considerano l’ambiente e il paesaggio italiani un limone da spremere, o comunque un fastidioso ostacolo per l’economia”. àˆ quanto dichiarano i senatori del PD Roberto Della Seta e Francesco Ferrante tra i primi che avevano denunciato l’azzeramento delle autorizzazioni paesaggistiche.

“Nella finanziaria continuano i senatori del PD – restano invece altre norme che avranno un impatto molto negativo sulle politiche ambientali, a cominciare dal dimezzamento dei fondi per i 24 parchi nazionali. E resta ingenerale la totale assenza della green economy come frontiera di

innovazione tecnologica e di competitività  economica”.

“Basti dire concludono Ferrante e Della Seta – che malgrado le richieste arrivate da numerose rappresentanze sociali non è stato rifinanziato il credito d’imposta per le ristrutturazioni energetiche degli edifici, che ha consentito l’apertura di decine di migliaia di cantieri, e favorito il risparmio d’energia e la riduzione dei consumi di combustibile fossile.”

Ogm, Ue, commissione approva nuova strategia su biotech

Legambiente: “Occasione per l’Italia per scegliere agricoltura di qualità  e dire no alle lobbies”

“Con la proposta di oggi, la Commissione prende atto finalmente e definitivamente che non si può imporre la coltivazione degli organismi geneticamente modificati sulla testa dei cittadini” dichiara Francesco Ferrante, responsabile agricoltura di Legambiente, commentando l’approvazione odierna della nuova strategia sugli ogm da parte della Commissione europea.

“In Italia e in Europa – prosegue Ferrante – i consumatori dicono chiaramente no agli ogm nei piatti e gli agricoltori hanno scelto la strada della qualità  perché consapevoli che solo la tutela della salute, della tipicità  dei prodotti e dei territori può garantire all’agricoltura italiana ed europea la forza per competere nel mondo globalizzato”.

“E’ importante – aggiunge il responsabile agricoltura di Legambiente – che la revisione della normativa in materia preveda la certezza del diritto per gli Stati membri, in modo che possano garantire senza alcun contenzioso il divieto di coltivazione di ogm. E che preveda, inoltre, che le Regioni possano stabilire regole per la coesistenza che impediscano ogni contaminazione seppur accidentale delle coltivazioni convenzionali e di quelle biologiche. Il Governo italiano deve ora dar retta all’opinione pressoché unanime di agricoltori, consumatori, ambientalisti e scegliere la strada della qualità , della ricerca e dell’innovazione ma con un chiaro no agli ogm delle  multinazionali che oggi a Bruxelles sono state sconfitte.  In questi mesi finché non entrerà  in vigore la nuova normativa, va garantita in Italia e nel resto d’Europa la moratoria per la coltivazione delle varietà  transgeniche. Il caso della patata geneticamente modifica Amflora, autorizzata a marzo scorso, deve rimanere un caso isolato”.

 

Solidarietà  a lavoratori Ispra presi in giro da Ministero Ambiente

“Confermiamo la nostra solidarietà  e il nostro sostegno ai lavoratori dell’Ispra che da mesi sono presi in giro dal Ministero dell’Ambiente. Avevamo accolto positivamente l’accordo dello scorso gennaio, scaturito dopo 59 giorni di permanenza dei ricercatori precari sul tetto dell’istituto, ma a distanza di mesi il comportamento assunto dai vertici commissariali dell’Istituto e del Ministro dell’Ambiente è inqualificabile, essendo stati disattesi ben otto dei nove punti che costituivano l’accordo siglato”. Lo dichiarano i senatori Roberto Della Seta, capogruppo PD in Commissione Ambiente, e Francesco Ferrante, responsabile per le politiche per i cambiamenti climatici del PD, in merito alla protesta dei lavoratori dell’Ispra attuata oggi di fronte il Ministero dell’Ambiente. 

“àˆ incomprensibile – continuano i senatori del Pd – che il governo non tuteli l’Ispra, l’unica agenzia nazionale pubblica di ricerca e controllo ambientale, svuotandola di competenze e, dalla prossima primavera, privandola addirittura di una sede di rappresentanza. Il governo Berlusconi ha messo in campo una strategia sistematica per indebolire la ricerca pubblica, a cominciare dall’Ispra. Mentre nel mondo i governi per affrontare la crisi mettono risorse aggiuntive nell’innovazione e nell’economia della conoscenza, vedi i 13 miliardi di euro stanziati dalla Germania pochi giorni fa, da noi si va in direzione opposta”.  “Rendere l’Ispra una scatola vuota, come sembra voler fare il Ministero dell’Ambiente – concludono gli esponenti democratici -vuol dire tagliare le gambe alla ricerca e disperdere il grande patrimonio di professionalità  dei ricercatori che si occupano, tra le altre cose, delle bonifiche di siti contaminati e della prevenzione del dissesto idrogeologico. Ci auguriamo che il Ministero dell’Ambiente riveda al più presto la sua condotta autolesionista e antiambientalista”. 

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