La visita all’Ucciardone conferma grave degrado

Necessario garantire diritti previsti dalla Costituzione per persone private della libertà 

“La visita al carcere dell’Ucciardone di Palermo conferma lo stato di grave degrado in cui versano molte delle carceri italiane e tutte le nostre preoccupazioni per lo stato di vivibilità  per i cittadini detenuti” . Lo dice il senatore del Pd Francesco Ferrante al termine degli incontri avuti questa mattina all’interno del carcere di Palermo nell’ambito dell’iniziativa “Ferragosto in carcere 2010”.

“L’Ucciardone – spiega il senatore Pd – è una struttura del 1834, in molte sue parti ormai fatiscente, che ogni anno può contare su uno stanziamento per la manutenzione ordinaria di soli 8000 euro. E’ perfino superfluo sottolineare che la cifra appare irrisoria, considerando il fatto che oggi il Direttore del carcere ci ha confermato di avere appena 200 euro per arrivare alla fine dell’anno.

Ben poca cosa per una struttura di duecento anni, che potrebbe ospitare 400 detenuti ma che oggi ne conta più di 700, in celle da 4 ma occupate da 9, in locali disastrati, con servizi igienici insufficienti, inadeguati, senza acqua calda e insalubri sotto ogni punto di vista. Tutta dimostra che con questi i fondi la struttura non può essere mantenuta a livelli accettabili”.

“Molto però può essere fatto anche per una struttura antica come l’Ucciardone – aggiunge Ferrante -come dimostra la buona ristrutturazione dell’VIII sezione ad opera del DAP (Dipartimento Amministrazione

penitenziaria) che aspetta solo il collaudo per essere aperta. La nuova ala permetterebbe a tutta la comunità  penitenziaria di avere una migliorevivibilità  del carcere, compresi gli agenti penitenziari che pur essendo da anni sotto organico riescono a garantire una situazione di sicurezza grazie a un lavoro quotidiano straordinario”.

“Purtroppo oggi non possiamo che constatare le condizioni, al limite della sopravvivenza, in cui sono costretti a vivere i cittadini detenuti del carcere dell’Ucciardone. E’ sulla tragicità  di queste condizioni che vogliamo richiamare l’attenzione delle autorità  competenti e di tutti i cittadini italiani, perchè anche all’interno delle carceri italiane – conclude Ferrante – siano garantiti i diritti stabiliti dalla nostra Costituzione”.

Carceri: situazione al collasso

Adesione a ‘Ferragosto in carcere 2010’ per impedire silenzio ‘mortale’

“Il dramma delle carceri italiane non va in vacanza. Dati e fatti recenti parlano chiaro: solo in questa ultima settimana di agosto sono tre i detenuti morti, mentre altri due sono ricoverati all’ospedale in coma irreversibile”. Lo afferma il senatore Pd Francesco Ferrante, “Da inizio anno a livello nazionale – ricorda Ferrante – salgono a 41 i detenuti suicidi (35 impiccati, 5 asfissiati col gas e 1 sgozzato), mentre il totale dei detenuti morti nel 2010, tra suicidi, malattie e cause ‘da accertare’

arriva a 113 (negli ultimi 10 anni i “morti di carcere” sono stati 1.711, di cui 597 per suicidio).

“Per non dimenticare e fare piena luce su questa situazione – annuncia il senatore – ho dato la mia convinta adesione a ‘Ferragosto in carcere 2010′, l’iniziativa del Partito Radicale a cui hanno aderito altri 195 parlamentari di ogni partito politico. Domani sarò al carcere dell’Ucciardone di Palermo dove, lo scorso 4 agosto, si è registrata la morte di un detenuto Dino Naso, 41 anni con problemi cardiaci, costretto a condividere la cella di 12 metri con altri 8 detenuti. Il caldo asfissiante e il fumo di sigarette hanno fatto il resto, Dino non è riuscito più a respirare, si è sentito male e purtroppo è morto. E’ proprio per denunciare e monitorare situazioni oramai al collasso che è importante la nostra presenza nelle carceri in queste giornate, per portare il nostro saluto e la nostra attenzione a tutta la comunità  penitenziaria e soprattutto – conclude Ferrante – per evitare che sulle carceri italiane scenda un silenzio che per alcuni potrebbe essere ‘mortale’ “.

Ogm: la vera illegalità  è la semina

”L’atto  illegale  comprovato e’ la semina di ogm e la vera vergogna e’ il
fatto  che  le autorita’ preposte non siano intervenute, prima per impedire
la  semina  illegale  e  poi per distruggere le piante ogm che rischiano di
contaminare  irreversibilmente  l’ambiente circostante”. Cosi’ il senatore
Francesco  Ferrante,  responsabile  per  le  politiche  per  i  cambiamenti
climatici  del  Pd,  commenta  il  blitz di un gruppo di no global veneti e
friulani  che  hanno  distrutto il campo di Vivaro di proprieta’ di Giorgio
Fidenato seminato con mais ogm.
 ”Prendersela con i no global – afferma Ferrante – e’ come guardare il
dito e non vedere la luna. Cio’ che e’ davvero intollerabile – ha concluso
il senatore del Pd per lungo tempo direttore di Legambiente – e’ il modo in
cui e’ stato tollerata l’illegalita’ da parte di tutte le
autorita’, compreso il Governo. E’ assurdo che non si abbiano ancora i
risultati delle analisi quando a Greenpeace sono bastate 48 ore per sapere
che quel campo, come gia’ si sapeva, era coltivato ad ogm”.
 

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