Alluvione in Liguria: causa principale esondazioni è cemento

“Fare  come  il  senatore  e  sindaco di Albisola Orsi, che individua nelle
canne,  quelle  che si utilizzano per coltivare i pomodori, una delle cause
scatenanti  le esondazioni e gli allagamenti che ripetutamente devastano il
territorio  ligure richiama alla mente una battuta di Benigni, che nel film
Johnny Stecchino individua nel traffico il problema principale di Palermo”.
Lo dichiarano i senatore del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, in
merito all’intervista rilasciata oggi dal sen. Franco Orsi al Secolo XIX.
“Battute  a  parte  –  continuano  i senatori del Pd – il tema è serissimo,
mentre  si svia dalla causa principale dei danni provocati in Liguria dalle
alluvioni,  e  che  si  chiama cemento, specie quello che copre i bacini di
fiumi   e  torrenti,  costretti  a  scorrere  entro  alvei  trasformati  in
‘tubature’  .Non  è  di certo  la vegetazione, se non in alcuni casi dove i
corsi  d’acqua  sono  particolarmente ristretti, ad essere la causa di quel
‘tappo’ che Orsi individua come fattore scatenante le esondazioni, nè è una
soluzione  appropriata scavare a prescindere nell’alveo di un fiume, perché
si  potrebbero  peggiorare  le  conseguenze  per gli abitanti che abitano a
valle”.
“Sarebbe  opportuno  invece che il senatore Orsi si facesse portatore nella
sua  parte  politica di istanze legate più alla salvaguardia del territorio
piuttosto che alla deregulation urbanistica, per la quale la Liguria ha già 
pagato  dazio  in  termini  di  sfruttamento  selvaggio del suolo e rischio
idrogeologico.
Per  esempio  –  concludono  Ferrante  e  Della  Seta  –   che contrastasse
l’opinione  di gran parte del suo schieramento che chiede per la Liguria un
Piano  Casa all’insegna del ‘fai da te’, che avrebbe come effetto quello di
aggravare ulteriormente la fragilità  del territorio ligure”.

Suicidio nel carcere di Ravenna: strage silenziosa in strutture sovraffollate

“Il  54esimo suicidio nelle carceri italiane dall’inizio dell’anno aggiorna
drammaticamente  una  triste  conta  che avviene nel silenzio del Governo e
delle istituzioni carcerarie.
E’  certamente  difficile  stabilire  un  nesso  tra  le  condizioni  quasi
invivibili  di  molti  penitenziari italiani e la decisione di togliersi la
vita,  ma quando il sovraffollamento è tale come nel carcere di Ravenna non
si  possono  chiudere gli occhi di fronte ad una situazione drammatica, che
ha bisogno di interventi al più presto”.
Lo dichiara il sen. Francesco Ferrante, Pd.
“In   Europa  solo  la  Bulgaria  -continua  Ferrante  –   ha  carceri  più
sovraffollate delle nostre: nel paese dell’Europa orientale i detenuti ogni
cento brande sono 155, contro i nostri 152.
A  denunciare  situazioni  indegne  di  un  paese  civile  non  è  solo  il
sottoscritto,  autore  di  undici  interrogazioni parlamentari in merito al
Presidente  del Consiglio rimaste lettera morta, ma anche i sindacati delle
guardie penitenziarie, che lavorano in condizioni difficilissime”.
“Non  è  più  rinviabile,  oltre  alla  realizzazione  di  nuove  strutture
carcerarie,    l’avvio   immediato   di   un   piano   per   la   riduzione
dell’affollamento  delle  carceri  e  il  ricorso,  ove  possibile,  a pene
alternative: per far fronte a quella che è una vera e propria emergenza c’è
bisogno  di  fondi  adeguati  e  volontà   politica,  di  certo  non  di  un
fantomatico  piano  carceri   che  si  intende  realizzare  in spregio alle
procedure ordinarie”,  conclude Ferrante.

Terni: atto contro Cisl e Uil ingiustificabile

“Il lancio di uova e le scritte ingiuriose che sconosciuti hanno fatto all’indirizzo della sede Cisl di Terni sono un atto incomprensibile e che non trova giustificazione alcuna.

Questo attacco, insieme al ritrovamento di un pacco di uova davanti alla sede UIL di Terni, accresce una spirale di intimidazione e di violenza che va immediatamente fermata.

Alla Cisl e alla Uil va tutta la nostra solidarietà  e auspichiamo che in risposta ad atti del genere vi sia un alto senso di responsabilità  da parte di tutte le componenti sindacali e politiche.

Di fronte alle scelte anche difficili e dolorose causate dalla crisi in atto,che ha colpito larghi settori dell’economia umbra, è necessaria la massima unità  di tutte le forze sindacali.

Solo dal confronto e dal reciproco rispetto delle posizioni si costruisce il bene comune e soprattutto si impedisce ogni forma di violenza”.

Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante, Anna Rita Fioroni e Mauro Agostini.

à€€

1 467 468 469 470 471 745  Scroll to top