Quando c’è da inaugurare un campo da golf o da andare a Rimini ad incontrare i propri supporters il Ministro Brambilla evidentemente non ha
tempo da perdere e gradisce il comodo utilizzo di un elicottero dei
carabinieri, partendo direttamente da dietro casa sua.
Se questi episodi, riportati oggi dagli organi di stampa, corrispondono al
vero, ci chiediamo chi paghi le scampagnate in elicottero del ministro del
Turismo”.
Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante,
che hanno presentato in merito un’interrogazione parlamentare al Presidente
del Consiglio
“C’ è una direttiva del 2008 che fissa dei paletti ben precisi all’utilizzo
dei cosiddetti voli di stato, ovvero – continuano i senatori del Pd –
devono esserci comprovate ed inderogabili esigenze di trasferimento
connesse all’efficace esercizio delle funzioni istituzionali, e soprattutto
che non devono essere disponibili voli di linea né altre modalità di
trasporto.
Se per percorrere tragitti che richiederebbero solo un paio d’ore di auto
il Ministro preferisce utilizzare l’elicottero non stupisce che il budget
del 2009 del ministero destinato ai trasferimenti sia stato clamorosamente
sforato, passando dai 27 mila euro previsti alla ragguardevole cifra di
157mila euro”.
“Attendiamo di sapere nel dettaglio quanti siano stati i voli con
l’elicottero dei carabinieri del Ministro Brambilla, consapevoli tuttavia –
concludono Ferrante e Della Seta – che gli spostamenti sono stati
sicuramente approvati direttamente dall’ufficio voli della Presidenza del
Consiglio, e di conseguenza pagati dai contribuenti italiani”.
Incontro con Confapi di Terni
FERRANTE: “CONDIVIDO PREOCCUPAZIONE CONFAPI, OCCORRONO NUOVI E DIVERSIFICATI INVESTIMENTI PER IL TERNANO.” Si è tenuto oggi, presso la sede Confapi di via Manara a Terni, l’incontro tra il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici, e l’Associazione delle piccole e medie imprese della provincia di Terni, rappresentata dal suo presidente Carlo Salvati e dal direttore Enerio Amici.
I dirigenti di Api Terni hanno espresso grande preoccupazione in merito alla situazione economica del ternano, specie in relazione al comparto chimico e industriale.
Il senatore Ferrante, da parte sua ha espresso analoga preoccupazione e ha ribadito come – “ Terni e il suo territorio abbiano una specificità del tessuto industriale che troppo spesso è stata sottovalutata, che meriterebbero invece maggiore attenzione.”
“Il territorio – ha aggiunto il senatore – deve essere messo in condizione di attirare nuovi investimenti, diversificando quella che è stata per anni la sua vocazione principale: dunque occorre più spazio a comparti dinamici come quello della meccatronica, e di tutto ciò che è ascrivibile alla green economy, ovvero l’implementazione delle energie rinnovabili e di una chimica nuova e innovativa.”
L’incontro si è concluso con il reciproco impegno di adoperarsi per soluzioni condivise, nell’ottica di un rilancio economico e occupazionale del territorio ternano.
Governo chiude il Museo di via Tasso e cancella la memoria dell’antifascismo
“Dopo il taglio dei fondi destinati al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara a cadere sotto la scure di Tremonti è il
Museo Storico della Liberazione di Roma di via Tasso, che rischia di
chiudere a fine anno: senza gli stanziamenti previsti del Ministero dei
Beni culturali, l’edificio che durante l’occupazione nazifascista di Roma
divenne tristemente famoso come luogo di reclusione e tortura da parte
delle SS per oltre 2000 antifascisti, è destinato a chiudere i battenti. Ci
auguriamo che il ministro Bondi, al quale abbiamo rivolto un’interrogazione
urgente, intervenga quanto prima per assicurare i fondi previsti. Se così
non sarà quella del Governo risulterà come una scelta deliberata,
impossibile da giustificare con ragioni di contabilità trattandosi di un
contributo annuale di 50mila euro, e che dimostrerebbe l’estraneità del
centrodestra ai valori sui quali si fonda la nostra Repubblica”.
Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta.
“Migliaia di persone ogni anno si recano a visitare il luogo che ospita a
Roma la memoria di quegli anni terribili, ma evidentemente il Governo
colpisce indiscriminatamente senza badare all’utilità sociale e culturale
dei diversi destinatari di finanziamenti pubblici.
La chiusura del museo di via Tasso – concludono i senatori del Pd –
sarebbe un’offesa alla città di Roma, medaglia d’oro al valore militare per
la guerra di Liberazione, e un’intollerabile sfregio alla memoria dei tanti
partigiani ed ebrei vittime della violenza nazifascista”.