Il Vicepresidente di Kyoto Club, Francesco Ferrante: “mancano le misure per elettrificare riscaldamento e raffrescamento”.
“Noi riteniamo che l’intervento per contrastare gli effetti dell’aumento delle bollette su cittadini, famiglie e imprese fosse indispensabile e necessario. Siamo dalla parte di chi vuole affrontare questo problema per evitare che aumentino i casi di povertà energetica e tutelare la competitività delle nostre imprese”. Questo che quello che dichiara il Vicepresidente di Kyoto Club Francesco Ferrante, audito dalle Commissioni riunite Finanze e Attività produttive della Camera dei deputati, in merito alla discussione del DL 131/2023: Misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio.
“Noi abbiamo sempre contestato l’idea che si dovesse intervenire senza cogliere la crisi per farla diventare una opportunità” sostiene Ferrante, che poi continua, “è evidente che il tema attuale è: come facciamo in dopo le varie crisi che si sono susseguite a sostenere la transizione? Queste sarebbero state le occasioni per farlo. Oggi gli interventi proposti nel decreto attualmente in discussione sono mirati su chi soffre, e questo va bene”. Tuttavia, precisa Ferrante, “manca completamente, a nostro avviso, l’indirizzo di spostare anche i consumi in prospettiva per ridurre la necessità dell’approvvigionamento dalle fonti fossili. Esempio: quando si abbatte e si azzerano gli oneri di sistema del gas naturale, ci saremmo aspettati che contemporaneamente ci fossero stati dei provvedimenti per elettrificare il riscaldamento e il raffreddamento. Avremmo dovuto utilizzare la crisi per indicare la via d’uscita” continua il Vicepresidente di Kyoto Club, che poi conclude” che non può che essere rinnovabili ed efficienza. E in questo provvedimento non lo rintracciamo”.
Video dell’audizione dal minuto 43 https://webtv.camera.it/evento/23451