Le politiche ambientali del governo sono “del tutto insufficienti a fronte di quella che era stata un’aspettativa alta”.
Lo afferma all’Adnkronos, Francesco Ferrante, ecologista e vicepresidente del Kyoto Club, sottolineando che nel programma elettorale del M5s “le questioni ambientali sono state presentate come rilevanti”. Al contrario, “gli atti del governo sono stati assai deludenti, alcuni terribilmente negativi come il condono edilizio per Ischia e centro Italia”.
E non solo. Secondo Ferrante “molto deludente è anche tutta la parte energetica come la mancata stabilizzazione del bonus fiscale sulle ristrutturazioni edilizie e la prudenza sulle rinnovabili, il cui decreto, già in ritardo di due anni con Calenda, non è ancora uscito”: si rimanda da 6 mesi e comunque, secondo Ferrante da una prima bozza, “nei tratti generali risulta essere uguale a quello che aveva promesso il Pd”.
Resta appesa poi la norma dell’end of waste, tolta dal dl semplificazione e inserita nella manovra di bilancio: un provvedimento che, ribadisce Ferrante, è fondamentale per dare impulso all’economia circolare. Il provvedimento, infatti, stabilisce quando un rifiuto cessa di essere considerato tale.
Dalle norme urbanistiche alle rinnovabili fino ad arrivare all’economia circolare:”in ognuno di questi campi, il governo è riuscito a fare qualcosa di negativo o di inadeguato”. In più c’è la manovra di bilancio dove “non c’è sostanzialmente niente a favore dell’ambiente e le spese ambientali che, erano già poche, sono state ulteriormente ridotte con la stretta in atto. Il giudizio sull’operato del governo dunque, non può che essere molto negativo”.
Un altro tema è quello dell’ecotassa, cambiata in corso d’opera che “non è più una norma che orienta i consumi ma una tassa per Suv e auto di lusso”. Infine, la vicenda Sistri: “è vero, questo sistema di tracciabilità dei rifiuti era fatto male e rappresentava una spesa intollerabile per le aziende ma abrogarlo senza sostituirlo con nulla è un regalo a chi vuole continuare a fare del traffico illecito dei rifiuti il proprio business”.
“Non è un pregiudizio il mio – conclude Ferrante – ma non mi pare che ci sia un solo aspetto positivo delle politiche ambientali di questo governo”, tant’è che “mi sembra che anche Grillo sia un po’ in fibrillazione”.