In vista della Conferenza Stato-Regioni che il 14 settembre esaminerà il FER2, Francesco Ferrante, vice-presidente del Coordinamento FREE, ha voluto fare il punto della situazione: “nessuna delle proposte migliorative è stata presa in considerazione, se ne occupi il nuovo esecutivo”
“Chiamarla delusione è poco. La bozza del tanto atteso decreto FER2 è la Caporetto delle rinnovabili. – afferma il vice-presidente del Coordinamento FREE, Francesco Ferrante – Avevamo già evidenziato una serie di enormi criticità il mese scorso quando uscì la versione licenziata dal MITE e dal MIPAFF, che già aveva completamente deluso le aspettative degli operatori di tutti i settori delle rinnovabili coinvolti. Oggi sembra che nonostante una serie di proposte migliorative presentate in sede tecnica da parte della Conferenza Stato-Regioni, al cui esame si trova ora il documento, risulterebbe che non ci siano intenzioni di apportare sostanziali modifiche al testo precedente, risolvendo così tutta una serie di criticità alle quali è a questo punto evidente non si voglia dare soluzione”.
“Aver respinto tutte le richieste di modifica – continua Ferrante – significa perseverare in un atteggiamento di chiusura, visto anche la totale assenza di confronti preliminari con le categorie interessate, inspiegabile in un contesto come quello attuale che richiederebbe di massimizzare ogni possibile contributo alla produzione di energia da fonti rinnovabili”.
“Senza sostanziali modifiche al decreto, sarebbe preferibile – conclude Ferrante – che, nonostante la lunga attesa, per questo provvedimento, la Conferenza unificata dia parere negativo e che la prosecuzione dell’iter di emanazione sia sospesa demandando la questione al prossimo imminente esecutivo“.