Monthly Archives: maggio 2010

Abusivismo edilizio: la maggioranza in Senato propone un nuovo condono edilizio in Campania

“La maggioranza di centrodestra in Senato propone di riaprire in Campania i termini del condono edilizio del 2003, di fatto spalancando le porte a una nuova sanatoria edilizia generalizzata.

E’ una scelta gravissima,che porterà  nuove devastazioni a un territorio già  saccheggiato da centinaia di migliaia di costruzioni illegali e che perpetuerà  la condizione di pericolo e insicurezza per migliaia di persone che abitano e abiteranno case abusive, prive dei requisiti minimi di qualità , e realizzate spesso in aree ad altissimo rischio sismico, vulcanico e idrogeologico” lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che annunciano la presentazione in Commissione Ambiente del Senato degli emendamenti del centrodestra al decreto legge che blocca le demolizioni degli immobili abusivi in tutta la Campania.“Questo decreto continuano i senatori del Pd – è già  una vergogna, un regalo all’illegalità , con le modifiche proposte dal PdL diventerebbe ne più ne meno il quarto condono edilizio in 25 anni, il terzo firmato da un Governo Berlusconi, dopo quelli del 1994 e del 2003.E’ auspicabile nei prossimi giorni che vi sia nella maggioranza e nel governo un soprassalto di dignità .

In una regione come la Campania, dove un terzo delle case degli ultimi dieci anni è abusivo, dove da Sarno a Ischia questa situazione ha già  provocato decine di morti e dove il business del cemento illegale è saldamente nelle mani della camorra, norme così avrebbero un effetto devastante.”

“Se il problema è dare una casa ad alcune centinaia di famiglie che vivono in immobili abusivi di cui la magistratura ha ordinato la demolizione, la questione si affronti con strumenti ordinari, prevedendo soluzioni alternative per chi versa davvero in condizioni di bisogno, ma non si sfrutti il disagio di queste famiglie per uno scempio di illegalità ” concludono Ferrante e Della Seta.

Carceri: ancora un suicidio, Maroni rifletta

“Il ministro Maroni dovrebbe iniziare a riflettere seriamente su quello che sta avvenendo all’interno delle carceri italiane. Nel caso non se ne fosse ancora accorto anche oggi si è dovuto registrare un nuovo suicidio, di un detenuto nel carcere di Como, e siamo a 24 dall’inizio dell’anno.

Dichiarazioni come quelle di ieri fatte da Maroni sull’inutilità  del ddl sulle carceri proposto dal ministro Alfano dimostrano una totale insensibilità  al problema e una condanna a morte per molti detenuti.

Cos’altro intende aspettare il ministro degli Interni prima di contribuire efficacemente affinchè nelle carceri italiane sia resa possibile una vita dignitosa e non di disperazione per i detenuti?” Lo afferma in una nota il senatore Pd Francesco Ferrante.

à€€

Troppi decreti legge e ddl solo annunciati

ALTRO CHE GOVERNO DEL FARE,  ANSIA DA PRESTAZIONE PER QUELLO DELLE CHIACCHERE

“Sono ormai troppi i decreti legge, i disegni di legge, i decreti legislativi annunciati in pompa magna prima e dopo i Consigli dei Ministri lampo, ma che sono invece solo generici titoli senza un articolato.

Questo Governo, che di annunci vive, soffre di chiara ansia da prestazione per far passare il falso messaggio di essere quello del fare, mentre è tutto al più chiacchiere e distintivo.

Un atto legislativo che viene approvato in Consiglio dei Ministri deve essere immediatamente reso accessibile, in tutto il suo articolato, sul sito del Governo in modo da renderlo noto ai cittadini e alle imprese.” – Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, preannunciando in merito un’interrogazione parlamentare.

Continuano i senatori del Pd – “Cosa c’è dietro questi Consigli dei ministri che durano lo spazio di un caffè e di un saluto? Presto detto, un titolo e niente più: il 16 aprile 2010 sembrerebbe esser stato approvato uno schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva 2008/98 relativa ai rifiuti, ma al 5 maggio 2010, quindi dopo oltre 19 giorni,  questo provvedimento non è stato ancora ne reso pubblico ne tanto meno trasmesso alle commissioni parlamentari competenti per il parere; la stessa cosa si sta ripetendo per il decreto legge, che dopo  il C.d.M.  del 30 aprile 2010,  prevederebbe il differimento al 30 giugno 2010 della presentazione delle dichiarazioni relative al modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) e le  misure per l’assegnazione di quote di emissione di CO2 ad operatori energetici ed industriali: al 5 maggio 2010, quindi dopo oltre 5 giorni,  questo provvedimento non è stato ancora ne reso pubblico ne tanto meno pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Situazione analoga  per il fantomatico disegno di legge del Ministro Brambilla sulla costruzione dei campi da golf.”

“Si potrebbe continuare con gli esempi, ma il modus operandi è sempre quello, ovvero si fa l’annuncio a uso e consumo dei media, si valutano le reazioni e magari i sondaggi, e poi dopo, con colpevole ritardo si da un contenuto a quella che era solo una copertina” – concludono Della Seta e Ferrante.

1 8 9 10 11  Scroll to top