“Se c’era bisogno di una conferma di quanto forte sia l’esigenza di dare rappresentanza politica alle ragioni dell’ambiente e della green economy, lo dimostra il sondaggio realizzato in questi giorni dall’Ispo di Mannheimer. Tra gli intervistati il 42 per cento ritiene che ‘l’impegno dei principali schieramenti politici sulle tematiche della green economy’ influenzerà la propria scelta di voto nelle prossime elezioni, mentre il 72 per cento pensa che ‘l’azione di governo nei confronti della green economy offra grandi opportunità per il paese’. Gli italiani chiedono più attenzione nei confronti dell’ambiente e dell’economia verde, e sono disposti a votare candidati in grado di garantire questi obiettivi”: a ricordarlo è il presidente nazionale degli Ecologisti Democratici Fabrizio Vigni.
“Sarebbe dunque un errore grave – continua – se nella prossima legislatura il Pd perdesse il contributo anche solo di qualcuno di quei parlamentari , come nel caso di Roberto Della Seta, Francesco Ferrante, Raffaella Mariani ed Ermete Realacci, che nelle file del Partito Democratico, insieme ad altri parlamentari Ecodem, hanno in questa legislatura rappresentato al meglio le ragioni di uno sviluppo legato alla qualità ambientale”.
“Gli Ecologisti Democratici si sono impegnati affinché alle Primarie fossero presenti, in molte regioni, candidati attenti alle ragioni dell’ambiente, contribuendo al successo di questa bella prova di democrazia e raccogliendo risultati significativi. Ora, anche attraverso la quota di candidati di competenza della Direzione – conclude Fabrizio Vigni – è necessario confermare e aumentare la presenza in Parlamento di competenze e sensibilità ecologiste. Il Pd ha davanti a sé una grande opportunità , se riesce a interpretare le opportunità di innovazione legate all’ambiente ed alla green economy. Non coglierla sarebbe un errore imperdonabile”.