“La giunta Alemanno ha inanellato una lunga sfilza di fallimenti, spesso conditi da gestioni clientelari. Non fa eccezione ciò che è successo con l’Agenzia capitolina sulle Tossicodipendenze, che oltre ad aver escluso realtà consolidate ed efficienti del territorio romano, ha mostrato quanto sia sbagliato e pericolosa l’approccio che tende all’esclusione di coloro che sono tossicodipendenti”.
Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, che questa mattina ha partecipato in Senato al convegno “Il fenomeno del consumo di droghe e delle dipendenze. La proposta del Partito Democratico”.
“Della gestione dell’Agenzia capitolina sulle Tossicodipendenze – continua Ferrante – ho interessato con interrogazioni parlamentari anche i ministri competenti, in un’operazione di necessaria trasparenza che affianca quella che sta avendo corso in tribunale in seguito ai numerosi ricorsi presentati dalle associazioni escluse. E’ rimasto purtroppo solo sullo sfondo nel corso di questi ultimi anni con la giunta Alemanno la problematica complessa del fenomeno della tossicodipendenza nella città di Roma, dove dall’inizio degli anni 80 si è consolidata una rete di assistenza, e dove il principio, che può essere scomodo e impopolare ma che è la traduzione della realtà , della riduzione del danno ha permesso una gestione accettabile del fenomeno della tossicodipendenza a Roma.
Per il futuro della città occorre che chi si candida a guidarla si interroghi anche sulle politiche per la tossicodipendenza, specie per rimediare ai danni causati in questi anni di malgoverno cittadino”.
“E per questo – conclude Ferrante – è sicuramente giusta la proposta del presidente del Pd di Roma Eugenio Patanè che dal convegno di oggi si è impegnato a sciogliere l’Agenzia che tanti danni ha fatto non appena il centrosinistra tornerà al governo della città di Roma”.