STATI GENERALI DELLA SOLIDARIETA’ E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

“COOPERAZIONE, PARTE FONDANTE E INTEGRANTE DELLA POLITICA ESTERA”
 

 

“Nell’ultima legislatura le politiche della cooperazione e della solidarietà  hanno avuto uno spazio maggiore e, come è stato ricordato in questo contesto, l’iniziativa del Governo si è distinta per alcune scelte che sono state apprezzate da ampia parte della società  civile impegnata nel settore.
L’obiettivo però, ancora non pienamente perseguito, deve essere quello di riuscire a porre i temi della cooperazione e della solidarietà  internazionale come parti integranti della politica estera dei Governi”.
 

Così il sen Francesco Ferrante (PD), intervenuto oggi alla tavola rotonda organizzata dagli Stati Generali della solidarietà  e della cooperazione internazionale per chiedere alle forze politiche di porre al centro dalla propria iniziativa i temi della solidarietà  e cooperazione internazionale, in coerenza con gli obiettivi sanciti dalla Costituzione per la realizzazione della Pace e della Giustizia tra i popoli, e confermati dallo statuto delle Nazioni Unite.

 

“Il decalogo presentato oggi per chiedere al nuovo Governo gli interventi da realizzare nei primi 100 giorni affinché si renda più efficace l’azione di cooperazione e solidarietà  del nostro Paese – ha dichiarato Ferrante – può essere strumento utile oltre che largamente condivisibile. Ci vogliono più risorse, più coerenza e maggior coordinamento nella gestione delle risorse e delle priorità . Una vera politica di pace deve impegnarsi nel rimuovere le cause che determinano le guerre, quindi il Governo deve intervenire riducendo sensibilmente le spese militari, liberando risorse da destinare alla spesa sociale e alla pace, spingendo a livello internazionale per la regolamentazione del  commercio di armi e promuovendo le differenti forme di impegno civile nelle situazioni di conflitto.
Ogni intervento e ogni iniziativa al riguardo, inoltre, per essere realmente efficace deve diventare parte fondante del complesso delle scelte messe in campo dal Governo in tema di politica estera. Solo così i temi della solidarietà  e della cooperazione internazionale potranno uscire dal limbo dei temi extra-ordinari per diventare regolare e accertata consuetudine”.