“Confermiamo la nostra solidarietà e il nostro sostegno ai lavoratori dell’Ispra che da mesi sono presi in giro dal Ministero dell’Ambiente. Avevamo accolto positivamente l’accordo dello scorso gennaio, scaturito dopo 59 giorni di permanenza dei ricercatori precari sul tetto dell’istituto, ma a distanza di mesi il comportamento assunto dai vertici commissariali dell’Istituto e del Ministro dell’Ambiente è inqualificabile, essendo stati disattesi ben otto dei nove punti che costituivano l’accordo siglato”. Lo dichiarano i senatori Roberto Della Seta, capogruppo PD in Commissione Ambiente, e Francesco Ferrante, responsabile per le politiche per i cambiamenti climatici del PD, in merito alla protesta dei lavoratori dell’Ispra attuata oggi di fronte il Ministero dell’Ambiente.
“àˆ incomprensibile – continuano i senatori del Pd – che il governo non tuteli l’Ispra, l’unica agenzia nazionale pubblica di ricerca e controllo ambientale, svuotandola di competenze e, dalla prossima primavera, privandola addirittura di una sede di rappresentanza. Il governo Berlusconi ha messo in campo una strategia sistematica per indebolire la ricerca pubblica, a cominciare dall’Ispra. Mentre nel mondo i governi per affrontare la crisi mettono risorse aggiuntive nell’innovazione e nell’economia della conoscenza, vedi i 13 miliardi di euro stanziati dalla Germania pochi giorni fa, da noi si va in direzione opposta”. “Rendere l’Ispra una scatola vuota, come sembra voler fare il Ministero dell’Ambiente – concludono gli esponenti democratici -vuol dire tagliare le gambe alla ricerca e disperdere il grande patrimonio di professionalità dei ricercatori che si occupano, tra le altre cose, delle bonifiche di siti contaminati e della prevenzione del dissesto idrogeologico. Ci auguriamo che il Ministero dell’Ambiente riveda al più presto la sua condotta autolesionista e antiambientalista”.Categorie
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