Il senatore dell’Ulivo Francesco Ferrante oggi alla Marcia per la Pace di Nairobi
“E’ l’Africa a pagare il prezzo più alto dei mutamenti climatici. E il paradosso è che solo una minima parte delle emissioni di gas serra che provocano il surriscaldamento del pianeta viene dai paesi poveri, che però subiscono l’avanzamento delle zone desertiche e l’aumento dell’incidenza delle malattie endemiche come la malaria”.
Così il senatore della Margherita Francesco Ferrante, capogruppo dell’Ulivo in Commissione Ambiente, che oggi a Nairobi, insieme ai colleghi del Gruppo dell’Ulivo Nuccio Iovene, Silvana Pisa e Giovanni Bellini, partecipa alla marcia per la Pace che inaugura i lavori del VII Social Forum Mondiale, il primo forum mondiale africano della storia del movimento.
Parliamo di 400 milioni di persone che si trovano a combattere ogni giorno contro il progredire inesorabile dei quasi 700 milioni di ettari di deserti. I dati sulla desertificazione sono impressionanti: in media essa conquista ogni anno il 3,5% delle terre fertili ed è uno dei fattori principali della povertà e del sottosviluppo, che costringe milioni di persone a vivere con meno di un dollaro al giorno (solo a Nairobi sono 2 milioni), e in particolare la causa prima di un fenomeno che spesso assume connotati biblici: quello dei profughi ambientali.
“Per sconfiggere la povertà – prosegue il senatore Ferrante – occorre innanzitutto combattere il circolo vizioso tra mutamenti climatici e sottosviluppo. Una responsabilità che ricade sui paesi ricchi e quindi anche su di noi. Il governo italiano si impegni dunque nel fare la sua parte: abbattendo le emissioni di gas serra attraverso la drastica riduzione dei consumi di petrolio e di fonti energetiche fossili e mettendo a disposizione dei paesi più poveri gli aiuti e le tecnologie necessarie per uno sviluppo davvero sostenibile”.
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