“Sulla necessità di mantenere l’unitarietà del sito integrato delle acciaierie di Terni il Ministro Passera si era impegnato pubblicamente, e non possiamo dubitare che non faccia tutto ciò che è in suo potere.
Ma ora, alla luce di quanto dichiarato dalla dirigenza della società Outokumpu, che esplicita la volontà di procedere allo smembramento del sito integrato umbro, occorre in tempi rapidissimi un’azione simultanea del Ministro delle Attività produttive e del Premier Monti, che ha tutta l’autorità necessaria per porre a Bruxelles e in sede di antitrust europeo la necessità di mantenere compatto il polo dell’acciaio ternano, strategico per il nostro Paese ma anche per la stessa Europa.”
Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile energia e politiche relative ai cambiamenti climatici del Pd.
“La logica dello smembramento palesata dalla società finlandese – continua Ferrante – è con tutta evidenza un colpo al cuore della regione, ma avrebbe un effetto molto rilevante anche nei confronti di tutta l’industria siderurgica europea.
In un mercato globale, quello in cui va inquadrato il settore, lo smembramento di un polo integrato equivale a far condurre una battaglia con armi spuntate alle singole produzioni contro competitors sempre più grandi.
Le gravi ricadute sociali e occupazionali di un ridimensionamento delle acciaierie di Terni non sfuggono certamente al Governo, dunque occorre che porti questa partita decisiva in Europa, facendo valere l’autorità che è stato capace di far riguadagnare all’Italia nell’ultimo periodo, sempre nell’ottica che un settore strategico per un singolo Paese dell’Unione è legato a filo doppio con tutto il settore del continente.”