“Condividiamo tutti i contenuti del Manifesto di ottobre per una rinascita della passione civile: per salvare l’Italia dalla palude di oggi, dal declino, dai rischi di secessione serve un nuovo, forte patriottismo. Che non cancelli le differenze tra destra e sinistra, ma le contenga dentro un orizzonte comune di valori, dentro appunto un’idea di patria aperto, inclusivo, costruito sul riconoscimento che abbiamo come italiani un destino comune. O ci risolleviamo insieme, oppure perdiamo tutti”. E’ quanto dichiarano i senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, spiegando la loro adesione al Manifesto promosso da intellettuali di varie aree politiche e le sensibilità culturali. “Le culture politiche ereditate dal Novecento – affermano Della Seta e Ferrante – non sono in grado di sostenere questo sforzo, per questo occorre che a destra come a sinistra si prenda finalmente atto che siamo entrati in un altro secolo, che molti temi oggi all’ordine del giorno, a cominciare dall’ambiente, chiedono approcci radicalmente innovativi alla visione del progresso e dello sviluppo. Noi siamo e restiamo persone di sinistra, ma siamo convinti che senza molta più patria sia impossibile ricostruire un senso condiviso dell’interesse generale, più forte dei privilegi di corporazione e di casta, dei localismi esasperati, dei tanti fenomeni di endemica illegalità che alimentano l’antipolitica e tolgono futuro al nostro Paese”.
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