“Lo sciopero nazionale di domani deve segnare un passo decisivo nell’affermazione del diritto alla sicurezza sul posto di lavoro. Alla riflessione e al confronto tra i sindacati, le imprese e le istituzioni devono seguire scelte e decisioni in grado di affrontare e risolvere il problema. In questo senso, l’unità sindacale e l’adesione di massa delle categorie dei lavoratori umbri è un segnale importante, che sfida il sistema delle imprese perché investa finalmente in innovazione e sicurezza, l’unico investimento che oggi permette davvero di essere competitivi sul mercato ”.
“Episodi drammatici come quello di Campello sul Clitunno sono scongiurabili e non devono più accadere. In particolare occorre alzare la guardia rispetto agli immigrati che vengono impiegati come lavoratori di serie b, senza nemmeno le tutele più elementari, e sono sottoposti ai più gretti ricatti occupazionali. Mi auguro che la manifestazione in Umbria faccia da apripista per una svolta generale nel Paese – conclude Ferrante – e dia impulso al Governo perché definisca in tempi rapidi la riforma della legge sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla salvaguardia della salute dei lavoratori che ha avviato”.