Al Ministro dello Sviluppo Economico
e delle Infrastrutture e dei Trasporti
Dott. Corrado Passera
Egregio Ministro,
Le scriviamo per sottoporle un tema, quello della mobilità , che raramente fa notizia ma che racchiude in sé aspetti relativi alla salute, l’ambiente, l’inquinamento e il risparmio energetico, per non parlare della vivibilità delle nostre città
Riteniamo che sia giunto il momento di riconoscere, ad ogni livello amministrativo e politico, la “ciclabilità ” come parte integrante della moderna mobilità quotidiana nonché come la soluzione più efficace, e a impatto zero, per gli spostamenti cittadini personali su mezzo privato.
Le alleghiamo il testo di un disegno di legge che abbiamo depositato in Senato anche sullo stimolo della campagna internazionale lanciata dal Times di Londra e che in Italia sta raccogliendo consensi a 360 gradi col nome #salvaiciclisti.
Occorre che si riconosca l’elevato valore sociale della mobilità ciclistica. Il suo sviluppo e la sua tutela, nel nostro paese lungamente sottovalutati e anzi depressi dall’attenzione centrata sulla mobilità a motore, devono essere recuperati con la massima urgenza anche per raggiungere gli standard europei, già da anni a livelli altissimi in molti paesi, ma in Italia quasi inesistenti.
La sicurezza delle persone che scelgono di spostarsi in bicicletta deve essere considerata una priorità da raggiungere soprattutto e in prima battuta attraverso la limitazione e la moderazione del traffico veicolare a motore. Occorre dare prioritaria attenzione alla sicurezza che, riteniamo, debba dunque spostata dal mezzo bicicletta ai mezzi motorizzati, con decise azioni di limitazione della velocità in ambito urbano di questi ultimi e una serie di iniziative che disincentivino la mobilità personale in automobile andando a incentivare, anche sotto forma di sgravi fiscali, la mobilità ciclistica.
Per questi motivi, Le chiediamo di avviare con la massima urgenza un percorso di riavvicinamento della viabilità italiana agli standard di civiltà europei sopra ricordati.
A questo proposito almeno due possibili azioni possono essere intraprese subito:
– l’introduzione immediata di limiti di velocità ridotti e differenziati nelle aree urbane;
– l’istituzione di un “Ufficio mobilità ciclabile” che coordini gli interventi su scala nazionale e avochi a sé poteri e competenze dei sindaci inadempienti secondo la normativa attuale.
Restiamo in attesa di una Sua cortese risposta.
Cordiali saluti
Francesco Ferrante, Marilena Adamo, Mauro Agostini, Bruno Alicata, Silvana Amati, Alfonso Andria, Teresa Armato, Emanuela Baio, Giuliano Barbolini, Mariangela Bastico, Fiorenza Bassoli, Franca Biondelli, Emma Bonino, Daniele Bosone, Franco Bruno, Gianrico Carofiglio, Felice Casson, Vannino Chiti, Antonio D’Ali’, Cristina De Luca, Vincenzo De Luca, Luigi De Sena, Mauro Del Vecchio, Roberto Della Seta, Roberto Di Giovan Paolo, Marco Filippi, Anna Rita Fioroni, Andrea Fluttero, Mariapia Garavaglia, Fabio Giambrone, Paolo Giaretta, Manuela Granaiola, Luigi Grillo, Claudio Gustavino, Maria Fortuna Incostante, Giovanni Legnini, Massimo Livi Bacci, Giuseppe Lumia, Andrea Marcucci, Alberto Maritati, Daniela Mazzuconi, Vidmer Mercatali, Claudio Micheloni, Francesco Monaco, Pasquale Nessa, Franco Orsi, Francesco Pardi, Achille Passoni, Carlo Pegorer, Marco Perduca , Oskar Peterlini, Leana Pignedoli, Manfred Pinzger, Donatella Poretti, Paolo Rossi, Francesco Sanna, Giacomo Santini, Gian Piero Scanu, Achille Serra, Marco Stradiotto, Alberto Tedesco, Salvatore Tomaselli, Vincenzo Maria Vita