Rinnovabili: nasce coordinamento . Interlocutore unico

SCEMPIO DETRAZIONE GENERICA RISTRUTTURAZIONE AL 50%
Rinnovabili elettriche e termiche insieme con l’efficienza trovano da oggi una casa comune, il Coordinamento nazionale delle rinnovabili e dell’efficienza energetica con ‘l’ambizione di diventare un interlocutore unico per il governo’. In questo modo Francesco Ferrante, senatore del Pd, spiega l’iniziativa nel corso di un convegno, oggi al Senato, organizzato da Kyoto club e Ises Italia con tutte le associazioni di categoria del settore.
In particolare nella giornata odierna ci si e’ concentrati soprattutto sulle rinnovabili termiche (biomasse, geotermia, solare termico, pompe di calore), ‘per le quali si e’ ancora in attesa del decreto del governo’, avvertono gli operatori. Si sono presi in considerazione alcuni elementi, tipo un’analisi delle bozze del provvedimento, le proposte sul Conto energia termico, le modifiche del meccanismo dei Titoli di efficienza energetica, lo sviluppo del biometano, il fondo di garanzia per le reti di teleriscaldamento, le considerazioni generali sul decreto rinnovabili elettriche.
Dall’incontro emerge la volonta’ di ‘non contrapporre le rinnovabili termiche alle elettriche anzi di tenere insieme le due cose insieme con i biocarburanti’.
Il senatore Ferrante si e’ soffermato sulle difficolta’ create dall’aumento al 50% delle detrazione fiscali per le ristrutturazioni generiche: ‘Uno scempio del governo – osserva l’esponente del Pd – Era naturale che se non c’e’ quasi piu’ differenza, dal momento che quelle ‘verdi’ sono al 55%, si sarebbe vanificata la norma per le eco-ristrutturazioni. Tra l’altro il 55% vale fino a giugno 2013. Se ne deve parlare anche nella Strategia energetica nazionale’. Un tecnico del ministero dell’Ambiente, Marcello Garozzo, conferma il ‘problema’ soprattutto rispetto alla ‘possibilita’ di aperture a frodi’, dal momento che si potrebbe avere l’incentivo per l’installazione di pannelli e poi avere le agevolazioni fiscali per la ristrutturazione al 50%. ‘Questo – conclude il tecnico – e’ un problema che ci preoccupa, anche perche’ ci sono in mezzo i soldi dei cittadini’.