“E’ di tutta evidenza che il Governo ha deciso scientemente di mettere i
bastoni tra le ruote al settore innovativo delle rinnovabili che vale oltre 10
miliardi di euro di fatturato, col risultato che saranno scoraggiati
investimenti per centinaia di milioni di euro, migliaia di lavoratori
affronteranno il futuro in un clima di grande incertezza e il raggiungimento
degli stessi obiettivi europei restano fortemente a rischio “
Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta.
“Il ministro Romani, per il quale evidentemente il core business del suo
ministero è solo il sistema radiotelevisivo, alla prova di intervenire sulla
politica energetica che deve traghettare l’Italia al 2020 combina un grande
pasticcio: il decreto nella sua versione definitiva è di gran lunga peggiore
di quello che aveva iniziato il suo percorso a dicembre. Non sono state
accolte le condizioni che il Parlamento aveva proposto all’unanimità , si
insiste su un meccanismo di aste al ribasso che non funziona in nessuna altra
parte del mondo e si cede alle solite lobby su rifacimenti e cogenerazioni. Ma
è soprattutto sul fotovoltaico – continuano i senatori del Pd – che il
governo da il peggio di sè: chiudere a maggio di quest’ anno la fase di
incentivi che doveva durare fino al 2013 vuol dire aprire un periodo di grande
incertezza sul sostegno economico alle rinnovabili, una mossa che dimostra
approssimazione e spregiudicatezza.
E affidare al Ministero dello Sviluppo economico la scrittura di un decreto
con le nuove tariffe è come affidare al conte Dracula la gestione del’Avis.”
“Eppure – aggiungono gli esponenti del Pd – basterebbe guardare cosa succede
in Germania, la locomotiva d’Europa, dove il settore delle rinnovabili e il
relativo meccanismo di incentivi nessuno si sogna di mettere in discussione
perché sta coniugando l’abbattimento della CO2 a occupazione e investimenti.
Altro che tetto a 8000mw, in Germania ne sono già stati istallati più del
doppio e si conta di arrivare al 2020 con 52mila mw. E se parliamo di costi,
quello per le rinnovabili sostenuto da una famiglia tedesca media è già circa
di 7 euro al mese, mentre in Italia circa 2 di cui appena un terzo per il
fotovoltaico.
L’obiettivo dei tedeschi al 2020 è di produrre il 40% dell’elettricità da
fonti rinnovabili, l’Italia con questo decreto è difficile che possa
raggiungere i suoi stessi obiettivi ben più modesti.
La mobilitazione di questi ultimi giorni dell’opposizione, delle associazioni
e operatori di settore ha impedito esiti ancora più nefasti, ora quel vasto
schieramento dovrà continuare nella sua mobilitazione per costringere il
Governo a correggere la rotta” – concludono i senatori del Pd.