“I dati sui comuni umbri che utilizzano sui propri territori fonti di energia rinnovabili, diffusi oggi da Legambiente a Bastia Umbra nell’ambito della Fiera Klimahouse Umbria, sono segnali positivi che ci indicano la strada da battere.” Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, vicepresidente del Kyoto club.
“Molto significativa – aggiunge Ferrante – è l’esplosione del fotovoltaico, con un estensione su 92 comuni e una produzione di 273 Mw e importante che l’impianto medio abbia una potenza di circa 30 kw, per cui sono davvero pochi i temuti mega impianti a terra, grazie anche alle linee guida emanate dalla regione che faranno sì che correttamente il destino di questi impianti sia sui tetti, in particolare dei tanti capannoni industriali. Molto importante sarà poi lavorare su biomasse (10 comuni e 9,2 Mw) e biogas(8 comuni e 9,2 Mw) che possono essere una importante risposta anche ai problemi causati dai reflui zootecnici e che certamente devono essere vincolati alla filiera corta, limitando molto l’uso di coltivazioni dedicate. Certo si può fare di più sull’eolico (1 comune 1,5 Mw) e da questo punto di vista le linee guida regionali hanno detto parole chiare, ma comunque risulta evidente che l’Umbria può giocare un ruolo importante nella rivoluzione green in atto nel modo di produrre energia in tutto il mondo e anche – finalmente – nel nostro paese. Decisivo però – conclude Ferrante – è che il governo nazionale la smetta di remare contro ed emani anzi immediatamente i decreti che darebbero l’indispensabile certezza a tutto il settore.”