RICERCA: RANIERI, FERRANTE E RONCHI (PD) PRESENTANO DDL PER PIENA AUTONOMIA ENEA

 Un disegno di legge delega per garantire all’Enea la piena autonomia
statutaria accompagnata dalla valutazione dei risultati della ricerca.  E’
quello che hanno presentato i senatori del Pd Andrea Ranieri, Francesco
Ferrante ed Edo Ronchi con l’intento di estendere anche all’Ente nazionale
 per l’Energia e l’Ambiente gli effetti della legge 165 del 2007, che ha
garantito appunto  l’autonomia statutaria, con la possibilità  di eleggere
direttamente il consiglio di ammistrazione, agli enti controllati dal
 ministero dell’Università , affidandone il riordino al governo.
 “L’Enea è un ente che pur venendo da una storia tormentata mantiene al suo
 interno un capitale di competenze prezioso, in grado di affrontare i
problemi connessi con l’introduzione delle nuove tecnologie, le questioni
energetiche e quelle legate al cambiamento climatico e allo sviluppo
 sostenibile – dicono   i senatori del Pd firmatari del ddl –  Quanto
questoente sia importante oggi e quanto possa esserlo in futuro è di un’evidenza
 che non richiede sottolineature. E tuttavia esso soffre delle stesse
difficoltà  degli altri enti pubblici  di ricerca del nostro paese,
 soffocato com’è da rigidità  normativa e da vincoli burocratici che rendono
 di difficile attuazione sia le capacità  progettuali che il normale
 svolgersi dell’attività . Per avviare il rilancio di questo ente, il nostro
disegno di  propone di conferire anche all’ENEA autonomia statutaria con
 modalità  analoghe a qualle previste per gli enti vigilati dal MUR.Questo
 significa che potrà  finalmente autoregolarsi, approvare il proprio 
statuto,eleggere i propri organismi di governo e diventare pienamente responsabile degli esiti del proprio lavoro”.
Il ddl autorizza il governo, e in particolare il Presidente del Consiglio
dei ministri, con il concerto dei ministri dello Sviluppo, dell’Università ,
dell’Ambiente e sentito il ministro per le Riforme,  ad emanare un decreto legislativo di riordino dell’Enea entro 6 mesi dall’entrata in vigore
della legge. I criteri di delega riguardano il riconoscimento dell’autonomia statutaria, l’istituzione di un sistema di valutazione delle attività  di ricerca, l’organizzazione di una funzione di supporto alla diffusione di buone pratiche in tema di energia e fonti rinnovabili,  l’adozione di misure per valorizzare l’autonomia e la professionalità  della comunità  scientifica interna e di misure volte a favorire la dimensione europea e internazionale della ricerca.