DICHIARAZIONE DI FRANCESCO FERRANTE
“Mentre il governatore Cuffaro veste i panni dell’agitatore di popoli, sulle prime pagine dei giornali scoppia per l’ennesima volta lo scandalo sprechi in Sicilia”. “Allarmanti le notizie emergono dall’inchiesta su Palermo pubblicata oggi su “La Repubblica”: 50 persone assunte per contare i tombini a Palermo! Forse il presidente Cuffaro pensa che il Ponte di Messina sia un’occasione per costruire altri tombini”. “E’ tempo che il governatore siciliano si attivi di fronte agli innumerevoli sprechi e imbrogli che da anni si verificano nelle amministrazioni pubbliche siciliane. Il Ponte di Messina non è una delle priorità del governo Prodi, anzi è un’opera inutile e insostenibile dal punto di vista economico. I siciliani, piuttosto che al Ponte, hanno diritto ad avere acqua e elettricità nelle proprie case. Forse Cuffaro dimentica che in alcune zone della Sicilia ci sono intere comunità che ancora nel 2006 non hanno a disposizione vitali mezzi di sussistenza come acqua e luce”.