“Al di là dei nostri nomi, certo sostituibili, al di là del segnale pessimo di escludere dalle liste chi si è battuto su un fronte delicato come quello dell’Ilva e per questo l’Ilva ha cercato di fermare, noi crediamo che se il Pd decide di ridurre la presenza ambientalista nei propri gruppi parlamentari compie una scelta in assoluta controtendenza rispetto a tutte le forze europee di centrosinistra. E una scelta che fa a pugni con lo ‘spirito dei tempi’.”
Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, in merito alle indiscrezioni riportate su alcuni quotidiani secondo cui non verranno inseriti nelle liste dei candidati alle prossime elezioni politiche.
“Lottare in Parlamento per salvaguardare la salute pubblica – continuano i senatori del Pd- è stata la naturale conseguenza di un impegno in favore dell’ambiente e dei cittadini che portiamo avanti da 20 anni. Così come da tempo ci impegniamo per sostenere le ragioni di un ambientalismo che sia motore di sviluppo e innovazione.
Gli attestati di sostegno che ci sono giunti in questi giorni dall’imprenditoria della greeneconomy, che riconoscono in noi i parlamentari che si sono seriamente impegnati su questo fronte, e dall’associazionismo ci hanno inorgoglito e confermato di aver ben operato, e dunque siamo convinti che sarebbe un errore marchiano se il Pd desse un segnale che lasciasse intendere di voler appaltare ad altri le ragioni dell’ambiente.
Noi crediamo che sarebbe un grave errore anche in termini di costruzione del consenso necessario per conquistare il governo del paese per cambiarlo davvero. Insomma – concludono i senatori ecodem – una miopia che si pagherebbe nelle urne.”